(Teleborsa) – “L’ennesimo, inquietante record del debito pubblico fa capire che il fioretto è un’arma spuntata contro i grandi sprechi e le tante spese inutili del settore pubblico. Ora ci vuole la mannaia senza più indulgenze verso convenienze politiche o tenaci tradizioni parassitarie”. Lo si legge in una nota di Confesercenti. “E’ dal rapporto sugli sprechi del 2002 che invochiamo, ad esempio, un progetto pluriennale di abolizione delle province, di comunità montane e di assurdi micro-comuni: questo sarebbe il momento per Governo e Parlamento di trovare finalmente il coraggio necessario e dare un segnale forte in questa direzione. Il macigno del debito accresce la preoccupazione per un ritorno alla crescita stentato e lento proprio perché succube dei conti pubblici. Non si può rispondere a questo record né con più tasse, né con una nuova gelata dell’economia reale. L’unica via è quella di tagliare in primo luogo con rinnovato rigore ancora e sempre i tanti eccessi della spesa pubblica”.
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