(9Colonne) – Roma, 17 apr – “I buoni risultati economici e finanziari del 2006 e il positivo giudizio dell’Unione europea, del Fondo monetario internazionale e dei mercati sulla Legge finanziaria 2007 confermano che l’Italia è uscita dall’emergenza dei conti pubblici”. Così si apre il testo definitivo della Relazione Unificata sull’economia e la finanza pubblica diramata dal ministero dell’Economia e delle Finanze. La relazione conferma come l’Italia acceleri per quanto concerne la riduzione del debito. Infatti, a fine 2007 il governo punta a ridurre il debito pubblico scendendo al 105,4% del pil. Nel 2008 il debito calerà fino al 104,1% per poi attestarsi intorno al 102,5% del pil nel 2009. La previsione di un debito al 105,4% a fine 2007 rappresenta un’accelerazione di un punto e mezzo del calo rispetto alla precedente valutazione del 106,9% e rappresenterebbe una contrazione di 1,4 punti percentuali rispetto al risultato del 106,8% del pil, raggiunto a fine 2006. Un ruolo importante nell’economia italiana lo ha recitato la dinamica delle esportazioni che si è rivelata superiore alle attese e che dunque spiega la maggior parte delle sottostime sull’andamento complessivo dell’economia. L’accelerazione (+5,3%, il miglior risultato dal 2000) ha risentito del miglior andamento del commercio mondiale e dell’economia europea, in particolare di quella tedesca, i cui consumi interni hanno sostenuto le esportazioni italiane nei settori tradizionali (tessile, meccanica e automobili). I consumi delle famiglie hanno registrato un’accelerazione (+1,5% rispetto a +0,6% del 2005). Gli investimenti produttivi, grazie alla ritrovata fiducia delle imprese e al sostegno della domanda estera, sono tornati a crescere a tassi superiori al 2%, dopo la contrazione del 2005. L’occupazione, misurata in unità standard di lavoro ha registrato un incremento elevato e pari all’1,6%; la crescita è più accentuata per ciò che concerne il lavoro dipendente e ha interessato tutti i settori economici. “Rispetto a un anno fa non si tratta più di evitare un pericolo incombente – sostiene il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa nella presentazione della Relazione -, ma di governare un successo”.