(Teleborsa) – Il principale ritardo dell’Italia rispetto all’Europa nel settore dell’energia concerne gli aspetti strutturali. Lo conferma Pasquale De Vita, Presidente della UE, nella sua relazione annuale. “La prossima settimana , sottolinea De Vita – andremo nuovamente al Cncu per presentare un nuovo studio di Nomisma Energia che indaga a fondo i motivi dei nostri ritardi rispetto all’Europa. Lo studio conferma quello che abbiamo sempre sostenuto e cioè che per ridurre il nostro divario con l’Europa occorrono interventi strutturali (riduzione punti vendita, maggiore diffusione self service, non oil)”. Tuttavia, differenti indagini effettuate negli ultimi anni da Aci-Censis hanno confermato come il consumatore italiano è disposto a pagare qualche centesimo in piĂą purchĂ© abbia l’impianto sotto casa e possa trovare il servizio. “Una cosa impensabile in Germania o Stati Uniti. Un paradosso se si pensa quali fiumi di parole si spendono per pochi millesimi di aumento”. “Attualmente siamo impegnati con il Ministero dello Sviluppo Economico e le altre componenti del settore, consumatori compresi, nella definizione di misure di aggiustamento che permettano di ridurre nell’arco di un biennio i costi di sistema di 1-2 centesimi”.
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