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Dato inflazione segnala tassi Bce fermi per il resto dell’anno

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro la sessione di venerdì si è conclusa con tassi governativi e swap in calo. Sui periferici si è invece assistito ad un rialzo degli spread ad eccezione del Portogallo che ha visto un leggero calo del differenziale. In mattinata si sta invece assistendo ad un calo dei tassi governativi tedeschi, con il due anni tornato sotto 0,5%, ed un rialzo degli spread sui periferici.

Continuano a salire i depositi presso la Bce, arrivati venerdì a 119,6 Mld€ dai 161,4 Mld€ di giovedì.

Nel fine settimana il governo greco e la Troika hanno raggiunto un accordo preliminare sul piano che prevede la mobilità per 30000 dipendenti pubblici. L’accordo, approvato ieri dal consiglio dei ministri, passa ora all’approvazione del parlamento prevista entro fine ottobre. Per ottenere la sesta tranche la Grecia si è impegnata ad introdurre nuove tasse, ridurre i salari dei dipendenti pubblici ed il numero degli statali di un quinto entro il 2015.

Secondo alcune fonti riportati da Reuters, i colloqui con la Troika non sono ancora terminati. La decisione sull’erogazione della tranche da 8 Mld€ è attesa nel corso della riunione straordinaria dell’Eurogruppo del prossimo 13 ottobre.

Prima di allora è previsto per il 9 ottobre un incontro tra la Cancelliera Merkel ed il presidente Sarkozy, sebbene ancora non formalmente annunciato. Successivamente il 18 ottobre è previsto un incontro a livello di premier e capi di stato dell’area.

Oggi si terrà la riunione dell’Eurogruppo che discuterà del problema del debito, dell’uso del fondo Efsf e dei cambiamenti, approvati già dal Parlamento europeo, apportati al nuovo patto di stabilità che prevede un maggiore monitoraggio dei conti pubblici e della spesa pubblica e sanzioni per paesi che non riesco a ridurre il proprio Debito/Pil sotto il 60%.

Il governatore della Banca centrale francese Noyer ha dichiarato di essere aperto all’idea di utilizzare la leva finanziaria per aumentare la dotazione del fondo Efsf.

Oltre le attese il dato sull’inflazione preliminare di settembre dell’intera area Euro. I prezzi sono infatti cresciuti del 3% dal precedente 2,5%, registrando il valore più alto da ottobre 2008. Il dato confermerebbe la nostra attesa di tassi di riferimento della Bce fermi per il resto dell’anno.

In settimana è attesa l’ultima riunione della Bce presieduta da Trichet, il testimone passerà poi a Draghi.

Negli Usa tassi di mercato in calo a fronte di performance negative dei mercati azionari lo scorso venerdì. Il terzo trimestre di quest’anno si è chiuso con la peggiore perfomance negativa del mercato azionario dal 2008.

Diametralmente opposto il comportamento del mercato obbligazionario. Lo scorso venerdì i settori maggiormente penalizzati sono stati quello finanziario e quello delle materie prime. L’attenzione degli operatori è soprattutto sull’evoluzione della crisi in area euro in vista di importanti incontri attesi nel mese appena iniziato.

La settimana sarà densa di appuntamenti macro (tra cui in modo particolare il mercato del lavoro di settembre) e di discorsi, come quello di domani di Bernanke sull’outlook economico che potrebbe fornire ulteriori dettagli su quali potrebbero essere le prossime manovre a disposizione della Fed.

Sul fronte macro importante sarà anche il dato sull’Ism manifatturiero di settembre in pubblicazione oggi, vista la vicinanza del dato all’importante soglia dei 50 punti che separa le fasi di contrazione da quelle di espansione.

Valute: euro in deprezzamento nella giornata odierna con il cross che è sceso sotto quota 1,34 sulla scia dei rinnovati timori su un possibile default della Grecia dopo l’annuncio da parte del governo di Atene della difficoltà nel raggiungere i target di bilancio 2011-2012 fissati con a Troika. Il cross potrebbe continuare a rimanere sotto pressione e provare un ritracciamento verso 1,30 nelle prossime settimane. Nel frattempo le posizioni degli speculatori che puntano ad un deprezzamento della valuta unica vs Usd, si sono avvicinate ulteriormente ai livelli massimi registrati a metà 2010.

Yen in apprezzamento in mattinata verso euro sulla scia del calo delle borse asiatiche, con il cross che si è riportato in prossimità del supporto in area 102. Prima resistenza a quota 103,20.

Da segnalare il nuovo massimo storico dello yuan cinese verso dollaro.

Materie Prime: chiusura settimanale e mensile negativa, con ribassi generalizzati all’interno dell’indice GSCI. Cali più marcati per gli agricoli (mais -6,3%) e i metalli industriali, con argento (-1,5%) e rame (-2,2%) a registrare le peggiori performance tra le commodity negli ultimi 30 giorni; l’argento ha avuto il calo mensile maggiore dal 1980, il mais dal 1959. In ribasso anche Wti (sotto gli 80 $/barile) e Brent (intorno ai 101).

Stabile l’oro, che in mattinata si attesta sui 1.650 $/oncia; in base alle misurazioni di Bloomberg, il rapporto platino-oro ha raggiunto il livello minimo da 24 anni, principalmente per il calo della domanda industriale del platino contrapposto alla crescita del prezzo dell’oro (al dodicesimo trimestre consecutivo di rialzo) come investimento alternativo e bene rifugio.