(9Colonne) – Roma, 21 giu – 28 deputati di tutti i gruppi politici hanno presentato un’interrogazione al ministro Mastella sulle condizioni di salute dell’immobiliarista Danilo Coppola. “Il 1° marzo 2007 il signor Danilo Coppola – si legge – veniva arrestato e condotto presso il carcere di Roma-Regina Coeli, nel corso della visita medica viene rilevato che è alto 173 cm e pesa 65 kg; il 3 aprile veniva ricoverato d’urgenza presso l’Ospedale Santo Spirito; il 7 aprile veniva trasferito all’Ospedale Sandro Pertini; il 17 aprile il dottor Antonio Coppotelli, perito nominato dal GIP di Roma, accertava che lo stato psicopatologico del signor Coppola “non costituisce titolo di rigorosa incompatibilità con il regime carcerario”; il 19 aprile veniva dimesso all’Ospedale Sandro Pertini con la diagnosi di “sospetta trombofilia in paziente con nevrosi d’ansia, autolesionismo” e trasferito al Reparto di osservazione psichiatrica del Carcere di Roma Rebibbia “sotto regime di sorveglianza a vista”; il 28 maggio viene rilevato nel “diario clinico” del Carcere di Rebibbia che pesa 50 kg; il 5 giugno viene riportato nel “diario clinico” che “in occasione dell’esame ecografico renale del 24 maggio” il quadro clinico ha evidenziato “una litiasi renale (3 concrezioni litiasiche dal diametro di mm 3) senza segni di idronefrosi, nonché una lieve ipopotassiemia ed iperomocisteinemia” e quindi si chiede che “vengano informate tutte le autorità competenti del caso, giudiziaria ed amministrativa”; il 12 giugno, lo stesso perito, consegnava al Tribunale del Riesame di Roma una seconda perizia nella quale concludeva che “il quadro clinico è aggravato da un incipiente scompenso metabolico che ne mette a rischio lo stato di salute generale, riferibile a possibili accidenti cardiovascolari o neurovascolari. Le cure dell’Istituto di Rebibbia non appaiono poter intervenire positivamente sull’evoluzione del quadro clinico, pertanto, si può affermare che le condizioni di salute di Coppola Danilo sono da ritenersi incompatibili con il regime carcerario.”; il 14 giugno viene ricoverato all’ospedale Sandro Pertini per un principio di ictus; il 18 giugno il Tribunale del riesame di Roma affidava a tre periti di fiducia il compito di redarre entro il 27 giugno un nuovo elaborato peritale”. Gli interroganti chiedono tra l’altro “a chi debba attribuirsi la eventuale responsabilità di danni irreversibili alla salute del detenuto”.