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Dalla Fed parole più prudenti su uso prolungato della politica monetaria

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro la volontà greca di restare nell’euro e di mettere in atto il programma richiesto, unita all’apertura tedesca ad una possibile modifica dei tempi richiesti ad Atene per riportare in ordine i conti pubblici, hanno ridato vigore ai listini azionari.

Secondo alcune indiscrezioni di stampa locale il governo greco intende infatti presentare a Juncker oggi ed alla Troika a settembre un piano biennale da 13,5 Mld€ e non da 11,5 Mld€ inizialmente previsto. L’incontro con il capo dell’Eurogruppo si concluderà in serata con una conferenza stampa.

Gli incontri bilaterali tra Samaras e gli altri leader dell’area riprenderanno venerdì quando il premier greco incontrerà la Merkel e poi sabato Hollande.

Il vice capogruppo del partito della Merkel, Meister in un’intervista a Die Welt, ha dichiarato che Atene ha fatto molto e qualche aggiustamento al programma è possibile. La Germania non intende concedere più soldi alla Grecia, ma potrebbe essere aperta ad una modifica dei tempi di implementazione ed alla discussione sulle misure prioritarie da mettere in atto.

Inoltre Barthle, uno dei portavoce della Cdu, ha dichiarato che è possibile un aggiustamento del tasso di interesse e della scadenza dei prestiti. Secondo Barthle la concessione potrebbe essere approvata solo dalla commissione bilancio del Parlamento tedesco piuttosto che essere votata in sessione plenaria, il che renderebbe più facile l’approvazione.

L’Irlanda ha annunciato che nel giro di una di una settimana emetterà un nuovo bond amortizing (ossia un bond che oltre a pagare interessi rimborsa progressivamente anche una quota di capitale) fino a 500 Mln€.

Secondo il quotidiano spagnolo Expansion, la Troika incontrerà i principali esponenti della Banca di Spagna il 24 agosto per discutere della creazione della bad bank e decidere gli asset che vi dovranno essere trasferiti.

Oggi la Germania effettuerà l’emissione del nuovo titolo a due anni fino a 5 Mld€. Il tasso a due anni tedesco per la prima volta da inizio luglio è tornato in positivo.

Negli Usa listini azionari in lieve calo, complice il calo del comparto tecnologico all’interno del quale ha pesato la chiusura in negativo di Apple (-1,4%). A mercati chiusi penalizzata Dell (-2,5%) a causa della revisione al ribasso degli utili stimati per l’anno.

Nel frattempo Lockhart, membro votante Fed, che a luglio era apparso possibilista sull’ipotesi di un Qe3, è sembrato invece più prudente su questo punto affermando che c’è il rischio di un utilizzo troppo aggressivo della politica monetaria che non è da considerare come una panacea. Lockhart ha comunque confermato una lettura del quadro macro all’insegna di una crescita al di sotto delle attese con persistenza dell’elevato tasso di disoccupazione.

L’agenzia di rating S&P ha richiamato l’attenzione sui rischi crescenti di una recessione negli Usa a causa del possibile contagio della crisi europea oltre agli effetti della scadenza di diverse misure espansive tali da comportare il cosiddetto Fiscal Cliff.

Valute: ieri si è assistito ad un apprezzamento dell’euro vs dollaro dopo la notizia della stampa greca sull’aumento dell’entità del piano di risparmi biennale. Il cross si è spinto sui massimi da oltre 1 mese, fermandosi poco al di sotto dell’area di resistenza 1,25. Stamani si sta invece assistendo ad un apprezzamento del dollaro vs euro con il cross in calo intorno area 1,2450. Supporto più vicino in prossimità di area 1,24.

Yen in deprezzamento vs euro sulla scia dell’andamento dell’euro/dollaro e dei dati macro nipponici della notte. A luglio è stato infatti registrato il deficit commerciale maggiore dal 1979 (relativo a tale mese) a causa del calo delle esportazioni vs l’Europa e la Cina ed al contestuale aumento delle importazioni di greggio per far fronte alla chiusura degli impianti nucleari. Per oggi la resistenza si colloca a 99,20, con il livello successivo valido per tutta la settimana collocato presso 100. Verso dollaro lo yen si è invece apprezzato ieri, per poi deprezzarsi leggermente questa notte.

Materie Prime: giornata positiva per il comparto con cereali e soia in evidenza (nuovo record per la soia), così come i metalli preziosi con l’oro (1,2%) ed il platino (0,5%) sui massimi da oltre 3 mesi. Massimi da 2 mesi per l’argento (2,9%). Nuovo record per l’ammontare di oro detenuto dagli etf fisici mondiali. Giornata positiva anche per i metalli industriali con il rame (2,1%) sui massimi da circa 1 mese. Positivo anche il Brent (0,8%) sebbene il rialzo sia stato più contenuto rispetto ad altre materie prime. Sui massimi da 3 mesi anche il succo d’arancia su timori che le tempeste in formazione nell’Atlantico possano danneggiare gli aranceti in Florida.

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