(WSI) – Da presidente della Fed in Kansas a paladino della lotta contro i banchieri di Wall Street. Thomas Hoenig è stato «un faro di chiarezza» nell’attaccare l’atteggiamento degli istituti di credito. Una posizione apprezzata da Baseline Scenario, noto blog americano, di matrice liberista, gestito da James Kwak e Simon Johnson – i due economisti autori di «13 Bankers: The Wall Street Takeover and the Next Financial Meltdown» – che si porta avanti facendo il nome di Hoeing come successore «del tutto plausibile» di Timothy Geithner, «pronto non appena il Presidente si renderà finalmente conto della necessità di cambiare radicalmente politica bancaria».
Secondo il blog americano Hoeing è l’unico della Fed ad essersi espresso in maniera esplicita contro le banche «too big to fail», troppo grosse per fallire. Secondo Hoeing le istituzioni insolventi, in un sistema di mercato, devono poter fallire, indipendetemente dalle dimensioni.
Il presidente della Fed di Kansas city è uno dei falchi dell’inflazione della banca centrale Usa. Più volte ha ammonito sui rischi di mantenere per troppo tempo una politica monetaria troppo espansiva: non solo rischi di inflazione e di errata allocazione delle risorse, ma anche impedimenti a una vera ripresa economica e finanziaria. Hoenig ha auspicato una politica monetaria più equilibrata. Alcuni dei suoi sostenitori potrebbero essere spaventati da questo aspetto, ma per il blog americano non è un elemento decisivo: al momento a Washington la priorità è la stabilità del credito.
Al di là di alcune obiezioni prevedibili – è repubblicano; i mercati potrebbero reagire male spaventati dalla fine dell’era dei salvataggi “facili”; è “solo” un governatore regionale – resterebbe da verificare la sua disponibilità. Certamente non sta cercando questo ruolo – dice il blog americano – e non sente il bisogno di «seccature e sofferenze».
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