
Siena – Tassi di interesse: in area Euro la sessione di venerdì si è conclusa con un calo dei tassi governativi tedeschi ed un rialzo degli spread europei.
Regling, ad del fondo Efsf, ha dichiarato che se Italia e Spagna avessero bisogno di un aiuto finanziario, le risorse disponibili sarebbero pari a 600 Mld€ (400 da Efsf e 200 dal Fmi), aggiungendo che in marzo i leader potrebbero decidere di aumentarle ulteriormente.
Oggi i ministri finanziari della zona Euro si sentiranno telefonicamente per discutere del nuovo patto di bilancio oltre che dei prestiti bilaterali al Fmi fino a 200 Mld€ decisi nella riunione dell’8-9 dicembre.
A tale proposito il capo della Bundesbank Weidmann ha dichiarato di essere pronto a sostenere un aumento dei pagamenti della banche centrali europee al Fmi. I pagamenti dovranno essere però indirizzati al conto generale del Fmi e quindi disponibili per tutti i membri del fondo, mostrandosi contrario a versamenti per rifinanziare direttamente gli stati europei.
Schaeuble, ministro delle finanze tedesco, ha aggiunto di non scorgere al momento spiragli per un via libera del Congresso Usa per ulteriori fondi al Fmi.
Il presidente della Bce, Draghi, in un’intervista a Ft ha dichiarato che l’Istituto non intende aumentare gli acquisti di bond per frenare la crisi in area Euro, in quanto non può andare contro il suo mandato.
In merito all’utilizzo dei fondi concessi dalla Bce alle banche nelle operazioni di rifinanziamento Draghi dice che saranno gli istituti a decidere cosa vorranno fare con il denaro. L’utilizzo dei fondi per l’acquisto di titoli di stato potrebbe essere una canale, ma non l’unico.
Il capo della Bce ritiene infatti che l’obiettivo principale è che i fondi siano utilizzati per finanziare l’economia reale attraverso prestiti alle piccole e medie imprese.
Sul fondo Efsf ha affermato che la Bce farà da agente a partire da gennaio auspicando che a partire da marzo la sua dotazione sia aumentata.
L’agenzia di rating Fitch venerdì ha portato a negativo l’outlook per la Francia, confermando la AAA del rating, mentre ha messo in credit watch negativo Spagna, Italia, Belgio, Slovenia, Irlanda e Cipro. L’agenzia si attende di completare la revisione a fine gennaio. Alla base della decisione vi è la mancanza di una soluzione esauriente della crisi del debito.
Allo stesso tempo Moody’s ha ridotto di due livelli il rating del Belgio portandolo a Aa3.
Secondo Bloomberg, che cita il Rheinische Post, il ministro delle finanze tedesco, Schaeuble, ha dichiarato che la Germania sta pensando di concedere al fondo Esm (che dovrebbe essere attivato a metà 2012) il suo contributo pieno e non solo una parte come risultato dall’ultima riunione dei capi di stato e governo. Secondo Schaeuble infatti più il fondo Esm risulta pienamente capitalizzato e maggiore sarà la fiducia dei mercati.
Oggi in Francia è attesa l’emissione di titoli a breve termine per 7 Mld€.
Negli Usa la seduta di venerdì si è conclusa con un marcato calo dei tassi a lunga in un contesto moderatamente positivo per i listini azionari.
I principali indici hanno infatti chiuso leggermente sopra la parità in una seduta caratterizzata da forti scambi in seguito alle scadenze tecniche di opzioni e future.
Sul fronte politico, il Senato americano ha approvato sia la misura di bilancio da 1.000 Mld$ per finanziare le spese degli uffici e dei servizi federali sia una proroga temporanea di due mesi degli sgravi contributivi a favore dei lavoratori in scadenza il prossimo 1 gennaio 2012. La proposta di legge, che è frutto di un accordo bi-partisan, deve oggi superare lo scoglio dell’approvazione alla Camera
Valute: con la chiusura di venerdì a 1,301, l’euro ha archiviato la peggior settimana da inizio settembre nei confronti del dollaro, con un deprezzamento di oltre il 2,6%. L’apertura di stamane vede il cross poco volatile intorno a 1,303, in attesa che i ministri dell’Eurogruppo chiariscano alcuni aspetti cruciali per il futuro dell’area Euro; supporto a 1,2950, prima resistenza a 1,3150. La Cftc segnala il nuovo massimo storico per le posizioni speculative che puntano ad un apprezzamento del dollaro verso la moneta unica.
Yen stabile vs euro poco al di sopra dei minimi raggiunti lo scorso settembre (100,77). Supporto intermedio a 101, resistenza a 102,50. Yen stabile vs dollaro con la resistenza collocata a 78,20 ed il supporto più importante verso area 77.
Yuan cinese in prossimità dei massimi da 17 anni vs dollaro. La banca centrale cinese ha comunicato che a novembre, per il secondo mese consecutivo, si è assistito ad una fuoriuscita di capitali dalla Cina per quasi 28 Mld yuan.
Materie Prime: giornata mista per le materie prime con i metalli industriali in evidenza. La migliore performance del giorno è stata registrata dal nichel (+3,6%), seguito dal rame (+1,8%). Lieve rialzo anche per i preziosi. Venerdì negativo invece per il petrolio con il Brent (-1,7%) sceso ai minimi da inizio ottobre.
Misti gli agricoli con il calo del cacao (-2,4%) ed il rialzo della soia (+1,6%). Questa mattina l’oro si attesta poco sotto i 1600$/oncia, il Brent presso i 103$/barile. I dati della Cftc continuano ad evidenziare un ridimensionamento delle posizioni nette degli speculatori che puntano ad un rialzo.
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