(Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di d’Amico International Shipping S.A. società leader a livello internazionale nel trasporto marittimo, specializzata nel mercato delle navi cisterna, ha esaminato e approvato, in data odierna, la relazione finanziaria al 30 giugno 2010. Lo si legge in una nota. La perdita netta registrata nel secondo trimestre 2010 è di US$ 5,5 milioni, rispetto a US$ 1,4 milioni del secondo trimestre dello scorso esercizio. Nei primi sei mesi del 2010 la perdita netta è stata di US$ 8,9 milioni, contro un utile netto di US$ 7,3 milioni del primo semestre 2009. Nel secondo trimestre 2010 i ricavi base time charter sono stati di US$ 48,1 milioni (US$ 44,3 milioni nel secondo trimestre 2009) e di US$ 99,2 milioni nel primo semestre dell’esercizio in corso (US$ 98,5 milioni nel primo semestre 2009). Il risultato operativo lordo (EBITDA) nel secondo trimestre 2010 è stato di US$ 9,4 milioni, in leggero aumento rispetto allo stesso trimestre del 2009 (US$ 9,0 milioni).Nel primo semestre dell’esercizio 2010 l’EBITDA è stato di US$ 16,6 milioni (16,7% di margine sul TCE), inferiore al risultato del primo semestre dello scorso esercizio (US$ 24,5 milioni, 24,5% di margine), quando i noli, nel primo trimestre di quell’anno, erano sostenuti da uno scenario operativo ancora favorevole. Il risultato operativo (EBIT) nel secondo trimestre 2010 è ritornato ad essere positivo per US$ 1,3 milioni (US$ 0,1 milioni nel secondo trimestre 2009). L’EBIT del primo semestre è stato di US$ 0,5 milioni (US$ 6,9 milioni nel primo semestre 2009). Marco Fiori, Amministratore Delegato di d’Amico International Shipping commenta:” Dopo il crollo della domanda di Prodotti petroliferi che ha caratterizzato il 2009, il mercato, nel 2010, ha iniziato a mostrare i primi segni di ripresa. La stabilità dei noli e del contesto di mercato, registrata dal febbraio di quest’anno, riflettono le condizioni di un segmento, quello delle navi cisterna, che si è lasciato alle spalle i minimi raggiunti nel corso del terzo e quarto trimestre 2009, ma che è ancora caratterizzato da un livello di domanda non ancora in grado di sostenere tariffe spot a livelli di molto superiori.”
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