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Cyberbullismo: dopo suicidio Nadia, Ask.fm corre ai ripari

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NEW YORK (WSI) – Dopo il suicidio di Nadia, la ragazzina quattordicenne di Padova che si è tolta la vita lo scorso mese per i messaggi di odio inviatagli dagli “amici” di Ask.fm, il social network lettone corre ai ripari. Secondo quanto si legge in un articolo pubblicato da Bloomberg, il gruppo sarebbe al lavoro per aumentare le misure di sicurezza online.

“Ask.fm ha attuato una serie di cambiamenti fondamentali per le politiche e le procedure con l’obiettivo di rendere i giovani più sicuri” ha spiegato all’agenzia Bloomberg, Liva Biseniece, portavoce della società, “Invitiamo i nostri utenti ad utilizzare le opzioni di segnalazione, i blocco e la cancellazione a loro disposizione ”

A conferma della diffusione del cosiddetto cyber bullismo, una ricerca pubblicata pochi giorni fa da Pepita, una cooperativa sociale di educatori, ha evidenziato che un adolescente su dieci tra i 13 e i 17 anni dice di aver vissuto, direttamente o indirettamente, il fenomeno del cyberbullismo, cioé del bullismo attraverso Internet e sui social network.

E se il 95% dei ragazzi ha un profilo Facebook, nove su dieci utilizzano anche Instagram, Ask.fm, Twitter. Inoltre il 70% dei preadolescenti naviga senza il controllo dei genitori, il 70% ha avuto il suo primo smartphone prima dei 13 anni, il 20% dei ragazzi ha pubblicato su Fb o Instagram foto di cui poi si e’ pentito.