(9Colonne) – Roma, 29 mar – L’Abi ha presentato alla Commissione Europea un memorandum relativo alle disposizioni per il taglio del cuneo fiscale, previste nella legge finanziaria per il 2007. L’esclusione, tra gli altri, del comparto bancario dalle misure finalizzate alla riduzione del costo del lavoro mediante una deduzione fiscale per ogni lavoratore dipendente a tempo indeterminato, determina un trattamento selettivo fra imprese – come è scritto nel documento presentato a Bruxelles – diversificando fra di esse i benefici accordati. “Tale misura comporta anche un impatto rilevante sui bilanci delle imprese bancarie, stimato intorno ai trecento milioni di euro, pari al 14% del totale dell’Irap versata ogni anno dal settore. E soprattutto – prosegue il documento – la mancata estensione dei benefici concessi ad altre imprese rappresenta un’occasione persa per la riduzione del divario nella pressione fiscale tra i sistemi bancari europei, che già vede le banche italiane decisamente penalizzate rispetto ai concorrenti degli altri paesi”. Una situazione, questa, che secondo l’ Abi “si ripercuote anche sulla capacità delle banche italiane di remunerare il capitale investito dai clienti, di sviluppare il proprio potenziale di crescita e di svolgere un ruolo attivo in operazioni di aggregazione a livello internazionale”.
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