La bufera che nelle settimane scorse ha investito gli analisti di Wall Street e l’attendibilita’ delle loro raccomandazioni ha lasciato spazio a un clima di grande cautela, trattenendo alcuni dall’esporsi nel consigliare l’acquisto di alcuni titoli selezionati.
Lo ha vissuto in prima persona Thomas Galvin, chief investment strategist di Credit Suisse First Boston, secondo il quale ora e’ piu’ difficile creare un portafoglio di titoli promettenti.
Galvin, a capo di 115 analisti che si occupano di titoli americani, ha avuto estrema difficolta’ nel selezionare 20 titoli nonostante dei 1.300 seguiti ben 800 abbiano per ora rating da “Strong Buy” a “Buy”.
La difficolta’ iniziale e’ stata data dalla serie di notizie negative sugli utili societari, rendendo il processo di selezione dei titoli piu’ laborioso del dovuto e piu’ “complicato di quanto inizialmente previsto”.
Thomas Galvin ha precisato che gli analisti di CFSB hanno mantenuto delle “riserve” su diversi titoli.
Il portafoglio creato dallo strategist comprende solo 20 titoli ed e’ valido per un anno da ora. Il prodotto, chiamato Sabers (Strategic Advantage Basket Equity Return Securities), e’ un’alternativa ai fondi indicizzati.
Il broker consiglia quindi titoli del settore sanita’, software, ciclici di consumo e finanziari, tra cui Reebok International (RBK – Nyse), Capital One Financial Corp (COF – Nyse) e Morgan Stanley (MWD – Nyse).
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Sull’argomento vedi anche:
SPECIALE: BUFERA SUGLI ANALISTI FINANZIARI
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