(Teleborsa) – Dal quarto rapporto su “Gli Italiani e la crisi” promosso da Confesercenti – Ispo emerge ancora forte la preoccupazione per la situazione economica ed occupazionale ma soprattutto si segnala una forte e generalizzata caduta della fiducia degli italiani nei confronti dei principali attori della vita politica e sociale: Governo, opposizione, enti locali, sindacati, mondo bancario ma non escono indenni neanche le associazioni delle Pmi. Lo scenario mostra chiaramente che il disagio degli Italiani si trasforma in scetticismo nei confronti del contributo della politica ad uscire dalla crisi: nell’ottobre del 2009, primo rapporto sulla crisi, il 31% del campione intervistato riteneva certamente positivo l’operato del Governo, a settembre di quest’anno si scende al 23% con uno “scivolone” dell’8%. Non è confortante neppure il consuntivo dell’opposizione che dopo un inizio molto deludente nel 2009 al 12% era risalita fino al 21% nel febbraio 2010 ma ora torna sotto il suo “minimo” all’ 11%. Male anche Regioni ed Enti Locali che passano dal 26% del 2009 al 22% di settembre 2010 dopo aver toccato un picco di “popolarità” del 28% a maggio. Una sorta di gioco dell’oca porta i sindacati dal 15% del 2009 allo stesso 15% del settembre 2010 dopo aver però toccato il massimo del consenso al 24% in febbraio. Anche le Associazioni delle Pmi che avevano registrato un tetto del 29% ora sono scese al 20%. Infine le banche: erano al 14% di consensi a febbraio ora perdono 5 punti e calano al 9%.