Società

CRISI USA: MUTUI, SPREAD
E “SABBIE MOBILI”

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Shannon Luhrsen, casalinga della North Carolina, non riesce a capacitarsi del perche’ debba pagare un tasso del 5.8% per il suo mutuo, quando la sua banca puo’ avere dalla Federal Reseve soldi in prestito ad un tasso poco piu’ alto dello 0% e quando il governo statunitense puo’ ottenere prestiti per 10 anni al 2.6%.

“Vorrei arrivare intorno al 4%”, dice Luhrsen – sarebbe fantastico. Non voglio che la banca abbia i miei soldi. Voglio avere io i miei soldi”. L’ultima volta che la differenza tra i tassi sui mutui a 30 anni e i rendimenti dei Treasury a 10 anni era a questi livelli era nel 1982, quando Timothy Geithner era ancora studente al Dartmouth College e Ben Bernanke era un assistente professore alla Stanford University.

Fino a che Geithner, la persona nominata dal neoeletto presidente Barack Obama per ricoprire l’incarico di Segretario del Tesoro, e il presidente della Fed Bernanke non troveranno un modo per ridurre lo spread, che potrebbe aiutare a sostenere i prezzi delle case, l’economia restera’ inguaiata nelle “sabbie mobili”, commenta Clyde V. Prestowitz Jr., presidente dell’Economic Strategy Institute a Washington e consulente del Segreterio del Commercio durante l’amministrazione Reagan.

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“Non possiamo stabilizzare l’economia fino a che non risolviamo il problema dei prezzi delle case – ha aggiunto Prestowitz – e i tassi sui mutui sono un enorme, per non dire la parte piu’ grossa, di quel problema”.

Sottoscrive anche Maxine Waters, un rappresentante della California e numero tre tra i Democratici nel House Banking Committee, secondo cui le banche dovrebbero abbassare le spese a carico dei cittadini legate ai mutui.

“”Il governo sta facendo di tutto per abbassare i costi delle banche, che dovrebbero ridursi nello stesso modo anche per i consumatori, ma cio’ non e’ ancora accaduto””, ha dichiarato Waters in un’intervista rilasciata la settimana scorsa.

“Le banche dovrebbero offrire prestiti al 4.5% o persino a tassi piu’ bassi, e comunque rimarrebbe un business redditizio per loro”. Mentre la media sui mutui a tasso fisso a 30 anni e’ scesa sotto il 5% questo mese, per la prima volta da quando Freddie Mac ha iniziato a registrare gli archivi nel 1971, i margini di profitto degli istituti bancari stanno continuando ad aumentare.

Questo avviene perche’ il differenziale di rendimento tra il mutuo a 30 anni e il Treasury a 10 anni e’ del 2.5%, paragonato invece ad una media di 1.7 punti nell’arco degli ultimi venti anni, secondo i dati raccolti da Freddie Mac e Bloomberg. La differenza era al 3.3% il 3 dicembre scorso, il livello piu’ alto da 1986, quando il Tax Reform Act introdusse una semplificazione che elimino’ di fatto ogni rifugio fiscale legato al real estate, costringendo gli investitori a vendere proprieta’ immobiliari e ridurre il valore di mercato.

La Federal Reserve ha tagliato i tassi guida sei volte l’anno scorso. Nel tentativo di combattere la recessione, la piu’ lunga da quella del 1982, e di ravvivare il mercato del credito, la banca centrale ha deciso di ridurre i tassi di interesse a un livello vicino allo zero. Il nuovo incontro del FOMC e’ atteso per il prossimo 28 gennaio.

Fonte: Bloomberg