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CRISI: TENSIONI ESTREME SUI MERCATI MONETARI

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato hanno registrato un lieve rialzo portando lo spread sul 2-10 anni a 80 pb. In rialzo anche il differenziale sul decennale Italia-Germania che si è portato a 88 pb. Il taglio dei tassi della Bce non ha calmierato il mercato monetario con il tasso Euribor tre mesi che è rimasto fermo a 5,39%.

Continuano inoltre le tensioni sui mercati azionari con i listini che hanno registrato un altro pesante calo. Secondo il presidente del Fmi, Strauss-Kahn, la crisi dei mercati finanziari ha spinto l’economia verso una recessione globale, aggiungendo che, di fronte alla crisi, i governi devono agire in modo coordinato e non con soluzioni nazionali. Intanto l’indice Itraxx CrossOver ha registrato nuovi massimi a 720 pb, appesantito dai timori di un congelamento del mercato dl credito.

Oggi inizia la riunione del G7 in cui i mercati sperano in una decisione comune. Per oggi la sessione potrebbe continuare ad essere caratterizzata da un’elevata volatilità con gli occhi puntati ancora una volta sui mercati azionari. Negli Usa ancora un forte e drastico calo dei mercati azionari, malgrado il taglio coordinato dei tassi annunciato la precedente giornata.

Il calo ha interessato soprattutto il comparto finanziario ma ha colpito in modo particolare anche General Motors (-31%), ai minimi dagli anni ’50, penalizzata anche dall’annuncio di un possibile taglio del rating da parte di S&P. Il Wsj riporta oggi l’ipotesi secondo cui gli Usa starebbero considerando la possibilità di porre la garanzia governativa temporaneamente su tutti i depositi e sul debito delle banche. Nel frattempo, in vista del G7 di oggi a Washington, emergono alcune proposte che saranno discusse nel corso dell’incontro.

Secondo quanto riportato da FT, il primo ministro Uk proporrebbe una garanzia da parte dei paesi del gruppo sui prestiti nell’ambito del mercato interbancario, un’ipotesi che però ha trovato in disaccordo gli Usa e la Francia e neutrale la Germania. La stessa Germania starebbe per proporre un suo piano in 8 punti. Infine vi sarebbe una proposta anche da parte del Giappone che contempla la possibilità che il Fmi stabilisca una linea di prestiti per supportare i paesi emergenti, utilizzando come fondi una parte delle riserve giapponesi, cinesi e dei paesi sviluppati. In questo contesto, l’ipotesi di un ulteriore taglio dei tassi della Fed nel meeting di fine mese è prezzata come pressoché certa da parte degli operatori.

Valute: Dollaro sostanzialmente stabile verso Euro in prossimità di 1,36 dopo essersi spinto fino in prossimità di 1,38 nella prima parte della giornata. La fase di deprezzamento dell’Euro successiva all’estensione della crisi del credito all’area stessa, è stata seguita da rinnovati timori invece sugli Usa dopo la ripresa del calo del comparto finanziario cui ieri si è aggiunto in modo più evidente quello automobilistico. Il primo supporto nel breve si colloca in area 1,35.

Laddove i listini Usa nel pomeriggio registrassero già in apertura una continuazione del forte calo di ieri, non è inverosimile ipotizzare un ritorno in area 1,38. La crisi sui mercati continua a favorire l’apprezzamento dello Yen che verso Euro sembra avviarsi verso l’importante livello di supporto a 130,70. Supporto intermedio a 133. Yen forte anche verso Dollaro con il cross che potrebbe arrivare a testare i minimi di metà marzo a 95,78 qualora il panico prosegua.

Materie Prime: forte calo del greggio Wti arrivato fino agli 82$/barile sulla scia del proseguimento della crisi finanziaria. Secondo le parole del presidente dell’Opec aumenta la probabilità di un taglio della produzione nella riunione straordinaria del 18 novembre prossimo. In rialzo i metalli industriali, in calo i preziosi. Questa mattina però si assiste ad un forte rialzo dell’oro sulla scia del panico sui mercati finanziari. In rialzo gli agricoli su aspettative di domanda in ripresa dopo il recente forte calo delle quotazioni.

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