Società

CRISI POLITICA: PENALIZZATI I BOND ITALIANI

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi dell’allegato n.3 al
reg. n.16190 della Consob. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale
di WSI.

(WSI) – In area Euro oggi è atteso il dato di M3 di dicembre, che dovrebbe rimanere su livelli ancora piuttosto elevati. In settimana invece avremo i dati preliminari sui prezzi al consumo di gennaio e gli indicatori di fiducia della Commissione Europea. Negli Usa settimana densa di dati macro tra cui quelli relativi al mercato del lavoro. Atteso un ulteriore taglio dei tassi di 50pb da parte della Fed.

Tassi di Interesse: in area Euro la settimana si è conclusa con un calo dei tassi che ha interessato tutta la curva ed in particolare la parte a lungo termine sulla scia dell’andamento negativo dei listini azionari. Lo spread sul 2-10 anni si è ristretto a 52 pb, è salito a 40 pb il differenziale sul decennale Germania-Italia non solo per i timori di una crisi globale che porta a favorire i paesi core, ma anche per l’attuale situazione politica italiana. Sul monetario continua a salire l’Euribor 3 mesi che sta raggiungendo i livelli agosto 2007.

Mercato ricco di insidie e di opportunita’. E con news gratis, non vai da nessuna parte. Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Scopri i privilegi delle informazioni riservate, clicca sul
link INSIDER

Oggi è attesa l’ultima tranche dell’asta da 10 Mld$ della Bce concertata con la Fed al fine di allentare le tensioni sul mercato monetario. La Bce annuncerà il risultato nel pomeriggio di domani. Le incertezza sull’impatto e sulla durata della crisi finanziaria continuano a pesare sui mercati così come dichiarato dai leader del business mondiale riuniti a Davos nel fine settimana. Sul decennale il supporto si colloca a 3,85% e la resistenza a 4%.

Tassi di mercato Usa nuovamente in calo dopo la chiusura in negativo dei listini azionari lo scorso venerdì. Gli operatori evidenziano in questa fase molto nervosismo sulla possibilità che i tagli dei tassi della Fed siano in grado di consentire di fuoriuscire rapidamente dalla fase di rallentamento della crescita. Il neo direttore del Fmi Strauss-Kahn nel corso del week end ha dichiarato che, oltre alle manovre di politica monetaria, occorrono piani di stimolo fiscale per far ripartire l’economia. Questa settimana il Fmi è atteso rilasciare le stime aggiornate sulla crescita globale.

Questa sera è molto atteso l’ultimo discorso sullo stato dell’unione che pronuncerà Bush in qualità di presidente. In questo contesto i tassi di mercato decennali si sono attestati intorno al 3,5%, pari cioè all’attuale livello dei fed funds target. Nell’ipotesi che la Fed proceda ad un taglio di 50pb il prossimo mercoledì, tale comparto di curva potrebbe gradualmente avvicinarsi all’area del 3%.

Valute: Dollaro in apprezzamento verso Euro dopo aver sfiorato quota 1,4780. Gli operatori speculativi continuano a ridurre le posizioni nette lunghe di Euro, ora ai minimi da oltre un anno e ben al di sotto della media degli ultimi 5 anni. Il timore degli operatori è che l’intransigenza sui tassi da parte della Bce possa penalizzare maggiormente l’area Euro penalizzandone la valuta comune. Per oggi i due supporti più rilevanti si collocano in corrispondenza di 1,4590 e 1,4650. Yen stabile verso Dollaro intorno a quota 106,50. Gli operatori speculativi hanno aumentato le posizioni nette lunghe di Yen, ai massimi da circa 3 anni. Secondo la banca d’affari Usa Goldman Sachs, per il Giappone sarebbe altamente probabile l’ipotesi di entrata in recessione a causa di un ridimensionamento della domanda interna. Per oggi il principale supporto verso Euro si colloca a quota 155,50 e successivamente in area 153.

Materie Prime: la settimana si è conclusa con un forte rialzo delle quotazioni degli agricoli ed in particolare dello zucchero dietro la speculazione che il ritorno del prezzo del petrolio a 90$/b possa aumentare il valore del biofuel, riducendo l’ammontare di produzione destinata al consumo alimentare. In rialzo anche i preziosi con il prezzo dell’oro in prossimità dei 920$/oncia. Il rialzo dell’oro è stato favorito oltre che dalla debolezza del Dollaro, dal blocco di produzione in Sud Africa in seguito a carenza di elettricità. Il blocco potrebbe continuare anche nei prossimi giorni visto che non è stato ancora raggiunto un accordo tra le aziende minerarie e la società di gestione della rete elettrica.

Copyright ©
Servizio Market Strategy MPS Capital Services. Riproduzione vietata. All rights reserved

parla di questo articolo nel Forum di WSI