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Crisi M5S: ecco gli sbagli di Grillo (visti da destra)

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ROMA (WSI) – Pubblichiamo il commento dell’utente ps9b8fnt inviato come post (intitolato PROGRAMMA CONDIVISIBILE, MESSAGGI SBAGLIATI) a un articolo di politica, sulle difficolta’ oggettive del Movimento 5 Stelle viste con gli occhi di un cittadino elettore. Un’analisi semplice ma efficace che Grillo, Casaleggio e i rappresentani del M5S alla Camera e al Senato, dovrebbero leggere.

Da vecchio elettore antisistema, che ha dovuto digerire dal 1993 ad oggi tanti bocconi amari, provo simpatia per il M5S (che non ho votato per fedelta’ al mio partito antesignano degli anti-sistema), ma anche tante perplessita’.

Per primo e’ sbagliato attribuirsi ruoli e pesi specifici che non si hanno: giova qui ricordare che il M5S ha avuto il 25% dei voti (circa) di quei 75% di aventi diritto che sono andati a votare; con un quarto dei voti dei tre quarti che ha votato, se non ti allei con qualcuno, turandoti il naso, non vai da nessuna parte.

E poi questi proclami incitano soltanto la rabbia, che – come insegnano i casi storici, ad esempio, di Masaniello e di Danton – finiscono per divorare chi li ha pronunciati.

Terzo punto il programma M5S ha molti punti condivisibili, altri che io non condivido (ad esempio il minimo garantito a tutti, e chi paga??), ma un linguaggio e dei simbolismi che fanno apparire il M5S un’appendice eco-tecno-chic della sinistra, deludendo cosi’ quegli elettori di centro destra che hanno cercato nel M5S un’alternativa ad una destra ostaggio di una figura ingombrante come Berlusconi (senza entrare nel merito delle colpe vere e presunte del politico Berlusconi).

Io credo che questo paese e’ ostaggio di uno stato troppo vorace che pretende di dare un tozzo di pane a tutti, e che ha gia’ distrutto la spina dorsale industriale: la battaglia e’ contro le spese folli dello stato, e quella sulla diminuzione dei costi della politica deve essere intesa piu’ come una battaglia morale che di contenuto economico.

Infine, ultimo punto, da elettore di centro destra arrivo ad affermare che la scelta di Grillo di stare fuori dalle stanze del potere in alleanza col PD sara’ stata anche all’insegna della coerenza, ma ha avuto il risultato di farci avere questo governo assolutamente impopolare che presto cadra’, visto la grande distanza politica fra PD e PDL.

Se il M5S voleva dare una spallata al sistema, probabilmente e’ riuscita a fare delle belle crepe nell’edificio, non a risanarne le fondamenta, e non e’ scritto da nessuna parte che una nuova casa sia migliore di quella che abbiamo avuto finora.

Auguri a tutti e si salvi chi puo’: come diceva Margareth Thatcher, il problem del socialismo e’ che i soldi degli altri prima o poi finiscono, e fra TARES, IMU, ed altre patrimoniali mascherate, sento odore di prelievo forzoso per continuare mantenere le spese folli di uno stato marcio, che trovi i soldi per mantenere i profughi maghrebini, ma non per dare una pensione e servizi sanitari decenti ai nostri anziani dopo una vita di lavoro.

inviato da ps9b8fnt – 15/05/2013 – 10.16