(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva con lo spread portatosi a 194 pb da 192. Si restringe il differenziale sul decennale Grecia-Germania che ieri ha chiuso a 226 pb da 246, mentre in mattinata lo spread si è portato in prossimità dei 205pb, in attesa che il presidente Papandreou fornisca il prossimo lunedì i dettagli del piano di rientro del deficit al livello del 3% dall’attuale 12,7% del Pil.
In Italia la produzione industriale di ottobre ha registrato un forte rialzo mensile grazie al recupero dei beni capitali e non durevoli. Intanto i leader dell’Ue, in seguito alla crisi finanziaria, hanno chiesto al Fmi di prendere in considerazione la possibilità di imporre una tassa globale sulle transazioni finanziarie. Relativamente alla questione greca, il ministro delle finanze tedesco ha dichiarato che la Germania sosterrà la Grecia nei suoi sforzi di consolidamento del bilancio, ma dovrà riuscire da sola a mettere a posto le sue finanze pubbliche.
Per la Germania invece il ministro ha dichiarato che il paese è sulla strada della ripresa ma la crisi globale non è stata ancora superata e che il prossimo anno il disavanzo sarà pari al 6% del Pil in rialzo dal 3% atteso quest’anno. Il disavanzo dovrebbe essere finanziato attraverso un importo record di emissioni di 86 Mld€ nette dai 37,5 del 2009. I fondi speciali, che includono il Soffin ed i programmi di stimolo alla crescita comporteranno un aumento della raccolta di 14,5 Mld€ dai 23,5 Mld€ del 2009. Il rapporto debito/Pil è previsto salire a 78% da 73% di quest’anno. Il miglioramento dei conti pubblici dovrebbe iniziare dal 2011, mentre il deficit dovrebbe scendere sotto la soglia del 3% del Pil entro il 2013.
Negli Usa i tassi di mercato sono saliti con lo spread 2-10 anni in rialzo a 273pb. Lo spread 2-30 anni è salito ai massimi da almeno 29 anni (373pb) dopo che l’asta da 13 Mld$ di Treasury a 30 anni ha avuto una domanda dall’estero inferiore alle previsioni (gli “indirect bidder” hanno acquisto il 40,2% dei bond rispetto al 44% di novembre). In rialzo i listini Usa con l’indice S&P500 sospinto dal settore energetico, healthcare ed utility. Il segretario del Tesoro Usa, Geithner, ha dichiarato che il governo probabilmente non recupererà gli investimenti effettuati nel colosso assicurativo AIG così come quelli effettuati nei produttori auto GM e Chrysler Group. In totale le perdite a carico dei contribuenti sono stimate in $60,8 miliardi.
Lo stesso Geithner, in linea con le recenti dichiarazioni del presidente Obama, ha ufficializzato l’estensione del periodo di vigenza del fondo Tarp fino al 3 ottobre 2010, utilizzando la parte residua (che potrebbe arrivare fino a $175 miliardi entro la fine del 2010) prevalentemente per supportare i finanziamenti alle piccole imprese. Nel frattempo l’agenzia di rating Moody’s ha annunciato di non avere in programma al momento un taglio del rating sui titoli governativi Usa ed UK ed ha confermato l’outlook stabile per i due paesi. Sul fronte macro oggi sono attese le vendite al dettaglio di novembre e la fiducia dei consumatori di dicembre calcolata dall’università del Michigan.
Valute: il Dollaro ieri ha proseguito il trading range in prossimità di soglia 1,47. Per oggi la resistenza si colloca a 1,4780-1,48, il supporto passa da 1,4680. I dati macro Usa del pomeriggio potrebbero portare una certa volatilità qualora risultassero lontani dal consensus.I buoni dati macro cinesi hanno dato luogo ad un rialzo delle borse asiatiche (Cina esclusa) con conseguente deprezzamento dello Yen. Verso Euro il supporto oggi si colloca a 128,80, mentre le resistenze a 131 e 132,50. Stabile lo Yuan cinese nonostante i buoni dati macro di novembre che su base a/a, hanno evidenziato il minor calo di esportazioni da oltre un anno. Inoltre è emerso un forte rialzo delle vendite al dettaglio e della produzione industriale dello stesso mese, oltre al ritorno della dinamica dei prezzi al consumo in territorio leggermente positivo.
Materie Prime: tra gli energetici ancora in ribasso il greggio Wti che scende a quota 70 $/barile. In forte rialzo il gas naturale (+8,2%) in seguito al calo delle scorte e ad un’ondata di gelo negli Usa. Tra i metalli industriali in calo rame (-2%) e zinco (-1,9%). Tra i preziosi in rialzo le quotazioni dell’oro (+0,5%) che è salito a 1137 $/oncia. Tra gli agricoli forte ripresa per lo zucchero (+5,1%), bene anche il mais (+2,5%).
Copyright © Servizio Market Strategy MPS Capital Services per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved