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CRISI GRECIA: RUMOR SI INTENSIFICANO. COSA ACCADRA’ ORA?

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato hanno chiuso la sessione di venerdì contrastati a fronte di un recupero dei listini azionari. Si è ristretto il differenziale sul decennale Grecia-Germania portandosi a 326 pb da 355 e quello Italia-Germania a 89 pb da 93.

Si alternano le notizie in Grecia. Secondo alcune indiscrezioni il governo tedesco avrebbe messo a punto un piano a sostegno della Grecia. Il piano che si collocherebbe all’interno di quello europeo complessivo da 25 Mld€ citato la settimana scorsa da Der Spiegel, si attuerebbe con acquisti di bond greci da parte della banca pubblica tedesca Kfw.

Allo stesso tempo secondo quanto riportato dal Sole24ore Ackermann, ad di Deutsche Bank, si sarebbe recato ad Atene, lasciando pertanto intendere la possibilità che la banca tedesca possa essere uno degli acquirenti di titoli greci.

Secondo il settimanale tedesco Der Spiegel Francia e Germania avrebbero messo a punto un piano che prevede aiuti immediati in cambio di drastiche manovre aggiuntive da parte della Grecia. La forte attenzione internazionale sul caso Grecia è testimoniata dall’invito ufficiale ricevuto dal primo ministro greco sia dalla Merkel per il 5 marzo, sia dal presidente Obama per il 9 marzo.

Dopo la visita in Grecia, la Commissione europea avrebbe dichiarato che le misure proposte dal governo greco non sono sufficienti a ridurre il deficit e servirebbero misure aggiuntive per 5 Mld€ per ridurre il deficit del 4%. Il pacchetto finale sarà discusso con il neo-commissario europeo agli affari monetari Rehn e forse presentato questa settimana.

Gli operatori appaiono infatti impazienti e richiedono l’adozione delle misure ancor prima della prima verifica dei conti pubblici fissata per il 16 marzo. Ricordiamo che, se si tengono in considerazione anche i titoli a breve termine, la Grecia finora ha emesso circa 13Mld€ a fronte di un totale stimato per il 2010 pari a circa 55Mld€.

Negli Usa i tassi di mercato sono leggermente calati nonostante la revisione al rialzo del Pil del quarto trimestre. La crescita si è attestata ai massimi da sei anni al 5,9% t/t annualizzato dal 5,7% della precedente lettura grazie ad un maggiore contributo delle scorte e degli investimenti aziendali. Revisione al ribasso del contributo positivo dei consumi e delle esportazioni nette. Deludenti anche i dati immobiliari di gennaio relativi alle vendite di case esistenti, calate del 7,2% m/m.

Le borse Usa hanno chiuso intorno alla parità con l’indice S&P500 che ha visto in evidenza il settore dei beni di consumo discrezionali ed i finanziari, ed in calo le utilities. Sul fronte macro la settimana sarà ricca di eventi. Oggi sono attesi i dati relativi ai consumi e redditi di gennaio e l’Ism manifatturiero di febbraio. Da menzionare anche i dati del mercato del lavoro di febbraio attesi il prossimo venerdì. Sul decennale il supporto si colloca al 3,56%.

Valute: euro in apprezzamento vs dollaro dopo la notizia di un possibile intervento tedesco per il salvataggio della Grecia. Per oggi l’area di supporto di riferimento continua a collocarsi a 1,3450 circa, mentre la resistenza più vicina si colloca a 1,3690 con la successiva a 1,38. Secondo il Cftc gli speculatori la scorsa settimana hanno aumentato il numero di scommesse (tenuto conto della somma di posizioni in futures ed opzioni) che puntano ad un deprezzamento dell’euro vs dollaro, toccando il nuovo massimo storico.

Yen in deprezzamento durante la notte vs euro e dollaro sulla scia del rialzo delle borse asiatiche. Lo yen è stato anche penalizzato dalle parole del ministro delle finanze Kan che ha chiesto alla BoJ di aumentare i propri sforzi contro la deflazione. Verso euro il supporto si colloca in prossimità di 120, la resistenza più vicina passa da 121,60. La successiva a 122,20 circa.

Materie Prime: giornata positiva venerdì per le materie prime guidate dai metalli industriali con i rialzi di nichel (+4,1%) e zinco (+3,8%). Segnaliamo il forte rialzo del rame di questa mattina in seguito al terremoto in Cile (primo produttore al mondo) che ha dato luogo alla chiusura di alcune miniere. Bene anche il greggio Wti (+1,9%) dopo il buon dato relativo alla crescita Usa. Positivi anche i metalli preziosi con argento (+2,4%) ed oro (+0,9%). Tra gli agricoli il migliore è stato il grano (+3,4%).

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