Società

CRISI: GLI ITALIANI RESTANO GRANDI RISPARMATORI

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Anche in questo periodo critico, gli italiani confermano la fama di grandi risparmiatori, con una buona fetta di popolazione che, nonostante la crisi, riesce addirittura a mettere da parte più soldi di prima. E’ quanto emerge dall’indagine Ing Direct sul cambiamento nelle abitudini di risparmio e di consumo in seguito alla crisi nei nove Paesi in cui la banca diretta del gruppo olandese è presente. La fotografia sul Belpaese identifica inoltre gli italiani come amanti dei viaggi e della moda, che non rinunciano ai piccoli lussi quotidiani.

Se in Italia il 42% delle persone mette da parte meno soldi rispetto allo scorso anno, ben il 29% riesce a risparmiare più di prima: una percentuale – rileva l’indagine – che si stacca rispetto agli altri Paesi, dove il massimo è raggiunto dal 25% degli statunitensi. Le motivazioni possono ricondursi alla necessità di tutelarsi in caso di emergenza (41%) e di affrontare un futuro che appare incerto (18%), ma è anche la prospettiva di un bel viaggio a spingere gli italiani a mettere qualche moneta nel salvadanaio. Il 51%, infatti, negli ultimi mesi è stato costretto a viaggiare di meno e il 36% ha rinunciato alle ferie per non spendere troppo, ma il 16% dichiara che ora sta risparmiando proprio per potersi concedere una vacanza e un altro 31% pensa che i viaggi siano qualcosa che non si può sacrificare.

Numeri lontani da Usa e Francia, per esempio, dove andare al mare o visitare nuove città assorbe rispettivamente i pensieri dell’8% e del 9% degli intervistati. In questi Paesi assume invece maggiore importanza l’idea di un gruzzolo da godere durante la pensione (16% negli Usa e in Canada, 11% in Francia), mentre in Italia questa esigenza è poco sentita (solo il 2% la indica come motivo di risparmio). Per racimolare questi risparmi anche in tempo di crisi, la maggior parte delle persone ha dovuto modificare le proprie abitudini di consumo: in Italia il 74% (il dato più alto dei nove Paesi) ha dovuto tagliare le spese superflue.

In questo panorama, tuttavia, ci sono piaceri che le persone non hanno saputo o voluto sacrificare. A livello internazionale sono cibo, viaggi e casa. In Italia però vincono la moda, al pari dei viaggi, e i piccoli lussi, ritenuti la cosa più importante dal 37% degli intervistati. Cure termali, manicure, prodotti estetici, ma anche libri o cinema sono coccole che rendono migliore la vita e non possono essere accantonate in nome del risparmio. La spesa per sport e entertainment è intoccabile per circa il 20% degli intervistati italiani. Tra le spese che invece gli italiani hanno scelto di rimandare, ci sono l’acquisto di un’automobile (37%) e della casa (14%) ma anche i lavori di ristrutturazione dell’abitazione (24%).