Economia

Crisi: Germania pensa a “bond d’elite”, anche per finanziare l’Italia

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Roma – Il governo della Germania starebbe studiando l’eventualità di introdurre una sorta di “bond d’elite”, titoli di debito che verrebbero emessi dal paese insieme ad altri cinque paesi membri dell’eurozona con rating AAA.

Oltre alla Germania parteciperebbero Francia, Finlandia, Olanda, Lussemburgo e Austria, stando a quanto riporta il quotidiano tedesco Die Welt. I finanziamenti raccolti dai sei paesi servirebbero non solo per finanziare i debiti dei diretti interessati, ma anche per fornire assistenza finanziaria, a condizioni severe, all’ Italia e Spagna.

L’intento sarebbe quello di stabilizzare inizialmente la situazione per i paesi AAA, e intanto creare gradualmente una sorta di muro di protezione per calmare i mercati finanziari. Inizialmente i paesi senza AAA verranno infatti esclusi.

Non ha tardato ad arrivare la smentita. “Non c’è nessun piano per l’introduzione di bond d’elite tra i paesi AAA come riporta l’articolo”, si legge nella nota rilasciata dal ministero delle finanze tedesche in risposta alle voci pubblicate. “Lavoriamo intensivamente per la creazione di un’unione stabile. Questo è quello che vogliamo assicurare attraverso la modifica dei trattati, dove proponiamo che il budget dei paesi membri debba rispettare determinati limiti di debito”.

Ma l’articolo di Die Welt non passa inosservato. La soluzione dei bond d’elite, scrive il giornale, “riuscirebbe a erigere un muro credibile, che calmerebbe i mercati finanziari”. L’agenzia delle finanze tedesca, prosegue l’articolo, avrebbe un ruolo determinante nella vendita dei bond, che garantirebbero interessi compresi tra il 2% e il 2,5%.

E intanto per la prima volta sarebbe in fase di studio una soluzione che potrebbe riuscire veramente a contrastare la crisi in corso. La Bundesbank, la banca centrale della Germania, non starebbe più escludendo la possibilità di introdurre eurobond, seppur non immediatamente. Prerequisito fondamentale sarebbe una maggiore integrazione finanziaria tra i paesi membri. “Questo porterebbe ad un controllo delle finanze in caso i paesi interessati dovessero violare le regole concordate”, ha detto il Presidente Jens Weidmann.