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CRISI: G20, UN SACCO DI CHIACCHIERE A VUOTO

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Il gruppo delle 20 economie avanzate ed emergenti ha concordato oggi sulla necessità di un’azione coordinata contro la crisi finanziaria globale. Lo si legge nel comunicato finale diffuso al termine del vertice a San Paolo in Brasile.

Nella nota si legge che le potenze devono trovare misure per ripristinare la crescita e la stabilità finanziaria e che il G20 deve giocare un ruolo chiave nel garantire la stabilità economica e finanziaria, nonché agire insieme per ridurre la volatilità del mercato e far tornare alla normalità il mercato del credito. Il G20 ha anche riconosciuto la necessità di migliorare la supervisione e la governance delle istituzioni finanziarie, nonché garantire una appropriata supervisione di istituzioni come le agenzie di rating.

Il vertice ha concordato sulla necessità che le potenze garantiscano che tutti i settori della finanza siano regolati in modo appropriato. Il G20 ha anche riconosciuto la necessità di allargare il forum della stabilità finanziaria alle economie emergenti.

Il summit ha anche rivolto un appello a tutti i paesi a resistere al protezionismo, ribadendo il supporto per una rapida conclusione dei Doha Round e la necessità di un’ampia riforma delle istituzioni di Bretton Woods, dando maggiore voce agli stati emergenti. Il comunicato ha fatto presente che alcuni paesi stanno valutando ulteriori misure fiscali per stimolare l’economia.

Il G20 ha anche espresso la necessità di riconsiderare l’adeguatezza dei finanziamenti per il Fondo monetario internazionale, la Banca Mondiale, con la possibilità di aumentarli se necessario. Il ministro delle Finanze brasiliano Guido Mantega ha detto di aspettarsi che le proposte per le riforme finanziarie siano discusse dai leader del G20 al summit che si terrà il prossimo fine settimana a Washington.

Ma il ministro delle finanze brasiliano ha precisato che i dettagli dell’azione coordinata non sono ancora stati definiti e che non c’é stato accordo sulle proposte per aumentare la regolamentazione dei mercati finanziari. Il Brasile ha anche chiesto di riconoscere un ruolo maggiore ai paesi emergenti e in via di sviluppo nelle istituzioni finanziarie internazionali. (ANSA-AFP-REUTERS).