Economia

Crisi: Federconsumatori, non vi è nessuna ripresa

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(Teleborsa) – “Persino nella rosea visione della Confindustria la ripresa “perde slancio”, ammesso che ce l’abbia mai avuto.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti. Come potrebbe essere diversamente, di fronte alla forte caduta dei consumi in molti settori, soprattutto in quello dei beni durevoli e dei prodotti alimentari, che va di pari passo con la contrazione del credito al consumo, in calo sia per quanto riguarda l’erogazione (-11% nel 2009 e -5% nel 2010), sia, per la prima volta, per quanto riguarda la consistenza totale (passata a 110 miliardi, rispetto ai precedenti 113 miliardi di fine 2009). Come sosteniamo da tempo, in assenza di interventi determinati sul fronte della domanda di mercato e su quello degli investimenti per l’innovazione tecnologica, la crescita del PIL, nel 2010, rischia di rimanere prossima allo zero. I dati che continuano a pervenire, infatti, non fanno altro che confermare tale prospettiva: il potere di acquisto diminuisce di giorno in giorno (-9,6% dal 2007), anche per effetto del drammatico aumento della cassa integrazione (che potrà raggiungere, nel 2010, più di un miliardo di ore) e del tasso di disoccupazione (8,5-8,6%), nonché per via degli irrefrenabili aumenti, derivanti soprattutto da tariffe, trasporti ed RC auto, che, nel 2010, comporteranno per le famiglie una stangata di ben 1118 Euro, contribuendo così ad abbattere ulteriormente il potere di acquisto di queste ultime. Per questo si rende sempre più urgente una misura in grado di far uscire la nostra economia da questo preoccupante circolo vizioso, che rischia di compromettere sempre di più il benessere delle famiglie e la competitività del nostro Paese sul piano internazionale. Il primo passo in questa direzione è la detassazione per le famiglie a reddito fisso, per almeno 1200 Euro annui, ed il blocco dei prezzi e delle tariffe. Misure che, rilanciando la domanda interna, potrebbero finalmente dare respiro all’intera economia.