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(WSI) – Durante la settimana in area Euro sono attesi di dati finali del Pil tedesco del primo trimestre, ma soprattutto i dati relativi all’inflazione tedesca, italiana ed europea. Negli Usa attesi i dati su fiducia dei consumatori di maggio e seconda lettura del pil del primo trimestre.
Tassi di interesse: in area Euro venerdì i tassi sono lievemente saliti sul breve e calati sul lungo comportando una riduzione dello spread 2-10 anni da 11 a 6pb. I dati Pmi relativi all’industria terziaria e manifatturiera a maggio hanno evidenziato il proseguimento della fase di rallentamento dell’economia. Gli indici si sono attestati ai valori più bassi dal 2005, sebbene si mantengano poco sopra soglia 50, delineando ancora una fase di espansione.
In contemporanea al calo dei listini azionari, si è assistito ad un aumento dell’Itraxx crossover, segnale di aumentati timori sullo stato di salute delle aziende. Il presidente della Bce Trichet ha dichiarato al Wsj che le turbolenze per l’economia europea non sono ancora terminate a causa delle tensioni sui mercati finanziari ed all’aumento dei prezzi delle materie prime.
Per oggi sul decennale la resistenza si colloca al 4,32%, il supporto a 4,23%. I volumi potrebbero essere esigui complici le chiusure dei mercati Usa ed Uk. Negli Usa chiusura di settimana con tassi in calo in seguito alle perdite sui mercati azionari dove l’indice S&P500 ha registrato la maggiore variazione negativa settimanale degli ultimi 4 mesi. Il comparto energetico è stato uno dei più penalizzati ma in generale la performance negativa è da attribuire alla rinnovata percezione di un rallentamento del mercato immobiliare che potrebbe perdurare ancora per diversi mesi.
I dati sulle vendite di case esistenti (circa l’85% del totale delle negoziazioni immobiliari) di aprile hanno registrato tempi medi di invenduto ai massimi storici (circa 11 mesi), con un nuovo record del totale di case disponibili per la vendita.
La settimana si presenta ricca di spunti macro di rilievo tra cui la fiducia dei consumatori di maggio. L’impressione generale è che anche nel mese di giugno si dovrebbe assistere ad umori altalenanti, oscillanti tra l’ottimismo indotto dai rimborsi fiscali in corso e la maggiore prudenza suggerita invece dalla continuazione del rallentamento immobiliare insieme con le possibili ripercussioni in termini di credit crunch. In settimana il supporto rilevante è situato in corrispondenza di 3,75% sul decennale.
Valute: Dollaro in deprezzamento vs. Euro andando nuovamente ad avvicinarsi alla soglia di 1,58 che rimane anche per oggi un livello importante di resistenza nel breve termine. Gli speculatori nel frattempo hanno nuovamente cambiato il loro posizionamento presentando lievi posizioni lunghe di Euro vs. Dollaro. Il supporto di rilievo in settimana passa in corrispondenza di 1,55. Nel corso della notte lo Yen si è apprezzato complici i cali dei listini azionari asiatici. Verso Dollaro il cross continua a rimanere poco al di sopra del supporto rilevante 102,60, la cui rottura potrebbe dar luogo ad un ritorno in prossimità di area 100. Verso Euro il cross rimane al di sotto dei livelli di resistenza collocati a 164,30 e 165. Nel frattempo ennesimo record dello Yuan cinese vs Dollaro sotto soglia 6,94Rmb/$.
Materie Prime: la debolezza del Dollaro ha favorito un parziale recupero del prezzo del greggio che si mantiene poco distante dai valori massimi. Tra i metalli industriali recuperano zinco (+1,9%) e nichel (+2,6%) dopo le marcate perdite dei giorni precedenti. Positivi i metalli preziosi con gli speculatori che nella passata settimana hanno incrementato in modo marcato le posizioni nette lunghe in future sull’oro. Tra gli agricoli in evidenza la soia (+3,3%) dopo il fallimento delle negoziazioni tra agricoltori e governo in Argentina.
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