La crisi economico-finanziaria globale comincia a farsi sentire in modo drammatico, e la prima conseguenza e’ un’ondata di licenziamenti senza precedenti per le grandi aziende americane. AT&T ha annunciato il taglio di 12.000 posti di lavoro. Si tratta del 4% della forza lavoro. Le spese per la riduzione peseranno sui conti del quarto trimestre per 600 milioni di dollari. Il colosso statunitense della telefonia ha annunciato inoltre una riduzione degli investimenti 2009 al livello del 2008.
Il colosso chimico DuPont, che e’ tra le blue chips del Dow Jones Industrial Index, ha annunciato il netto calo delle stime sugli utili per il quarto trimestre e contemporaneamente il licenziamento di 6.500 dipendenti.
Carlyle Group taglia a sua volta del 10% lo staff, si tratta della prima grande societa’ di private-equity ad annunciare un ampio ridimensionamento, alla luce della crisi che ha colpito il mercato finanziario. Si tratta del primo taglio di forza lavoro nei 20 anni di storia di Carlyle. Molte altre societa’ dello stesso settore hanno in programma licenziamenti di massa, secondo fonti del comparto.
Sempre nel settore finanziario Credit Suisse ha annunciato l’eliminazione di 5300 posti di lavoro dopo aver riportato una perdita di $2.5 miliardi nei primi due mesi del quarto trimestre.
Taglio del personale anche da parte della conglomerata media Viacom, proprietaria dei network MTV e della casa di produzione cinematografica Paramount Pictures. Nel tentativo di ridurre i costi, l’azienda ha annunciato un taglio del 7% dell’intero personale, il che si traduce nell’eliminazione di 850 posizioni dall’attuale staff. L’operazione dovrebbe risultare in un risparmio compreso tra i $200 ed i $250 milioni per il 2009.