Non e’ un segreto che l’Egitto e’ sempre stato tradizionalmente un punto di riferimento della regione araba e un paese cruciale per garantirne la stabilita’. Per questo i leader israeliani e americani sono preoccupati che se Hosni Mubarak, il presidente egiziano, dovesse cadere come chiede il popolo che da otto giorni manifesta nelle strade, anche altri alleati dell’Occidente potrebbero fare la stessa fine. Cio’ cambierebbe in maniera radicale la cartina politica dell’area, dal Nordafrica al Medioriente.
Ma la crisi egiziana non avra’ implicazioni solo sullo scenario geopolitico. Si possono infatti trarre opportunita’ di guadagno sul mercato. Tutti parlano del rischio che comporterebbe l’eventuale chiusura del Canale di Suez, un corso d’acqua attraversato dalle superpetroliere, che nel caso di un eventuale chiusura del passaggio dovrebbero circumnavigare il continente africano per arrivare dal Golfo arabo fino in Europa e poi in America del Nord. Per questo motivo gran parte dei suggerimenti degli analisti si concentrano su oro, valute e – ovviamente – petrolio.
Tuttavia il discorso e’ molto piu’ complesso e gli scenari possibili non sono facilmente prevedibili. Sicuramente anche l’azionario verra’ influenzato da qui in avanti. Ecco pertanto le iniziative di investimento che conviene intraprendere….