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CRESCONO ALLARMI UTILI, 560 AZIENDE TEMONO FUTURO

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L’allarme utili annunciato ieri da Coca Cola – capace di spingere al ribasso la giornata a Wall Street – non è che la punta di un fenomeno più ampio il quale vede coinvolte centinaia di aziende della Corporate America.

Secondo la società di ricerca Thomson First Call sono 560 le imprese che, per il trimestre in corso o per il prossimo futuro hanno annunciato una revisione, in negativo, delle proprie stime sui profitti.

In pratica – viene osservato e ripreso dal quotidiano UsaToday – le società quotate hanno emesso due allarmi utili per ogni previsione positiva. La rivisitazione verso il basso delle stime annunciate nei mesi scorsi ha registrato una netta accelerazione proprio in questo ultimo periodo.

Dal primo settembre sono state 82 le imprese ad emettere ‘profit-warning’: nel medesimo periodo dello scorso anno erano state 37. Tra le aziende scambiate sullo S&P 500, il computo è arrivato a quota 22: nella prima metà di settembre 2003 la cifra si era stabilizzata a quota 6. La revisione delle stime da parte delle aziende, rafforza – in qualche modo – le previsioni sull’economia statunitense annunciate la scorsa settimana dal consueto sondaggio svolto dal Wall Street Journal tra i primi 55 economisti del Paese secondo i quali la crescita – nella seconda metà del 2004 – registrerà un passo indietro rispetto alla aspettative mostrate nel recente passato.

Nel terzo trimestre dell’anno in corso il Prodotto interno lordo a stelle e strisce è stimato in progresso del 3,6% mentre nel quarto scorcio dell’esercizio fiscale del 4%: solo lo scorso giugno, sempre interrogati dal Wsj, gli esperti avevano ravvisato una crescita media, pari ad un tasso annualizzato del 4,3%.