Società

Crescita mondiale mostra i muscoli. Ma l’Europa resta al palo

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti interessando soprattutto il tratto a breve termine della curva. Sul monetario continuano le tensioni con i tassi Eonia swap a tre e sei mesi ancora in rialzo. Il Fmi ha rivisto al rialzo le stime di crescita mondiali per il 2010 (4,6% da 4,2% previsto ad aprile), lasciando invariate al 4,3% quelle per il 2011. Per l’area Euro restano invariate le stime del 2010 all’1%, mentre per il 2011 sono state riviste all’1,3% dall’1,5%. Nell’ambito dei paesi industrializzati, per il prossimo anno sono stati rivisti al rialzo solo le stime di crescita degli Usa, da 2,6% a 2,9%. Molto marcato il rialzo delle stime 2010 per il Brasile (da 5,5% a 7,1%).

Oggi in Grecia il Parlamento si appresta ad approvare la riforma sul sistema pensionistico che prevede un innalzamento dell’età lavorativa. I sindacati hanno indetto per oggi uno sciopero generale. Ieri la Commissione per la supervisione bancaria (CEBS), ha rilasciato i criteri su cui si baseranno gli stress test su banche europee. Lo scenario utilizzato contempla una deviazione del 3% del Pil rispetto alle stime della commissione europea per il 2010 ed il 2011. Inoltre, sul fronte rischio sovrano, lo scenario peggiorativo è riferito alle condizioni di mercato osservate ad inizio maggio 2010.

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Il CEBS ha anche reso noto il numero (91) ed i nomi delle banche interessate che complessivamente coprono il 65% del settore bancario europeo, tra cui 14 tedesche, 5 italiane e 4 francesi. I risultati saranno rilasciati su base aggregata e per singolo istituto il prossimo 23 luglio. Secondo quanto riferito a Reuters da due fonti tedesche, gli stress test considereranno una perdita sui bond greci del 16%-17% e del 3% su quelli spagnoli.

Oggi è attesa la riunione della Bce, da cui non sono attese modifiche sui tassi. Trichet nella conferenza stampa successiva dovrebbe annunciare le modifiche ai criteri di calcolo dello scarto di garanzia per gli asset accettati come collaterale con rating compreso nel range BBB+/BBB-. Per questi asset al momento si applica uno scarto aggiuntivo uniforme del 5%. I cambiamenti comunque non dovrebbero interessare i bond governativi. Più dibattuta è la possibilità che la Bce introduca nuove forme di iniezioni di liquidità. Si tratta di un’ipotesi che potrebbe essere eventualmente presa in considerazione dopo aver verificato l’impatto sui mercati derivante dalla pubblicazione degli stress test del prossimo 23 luglio.

Negli Usa tassi di mercato in rialzo sulla scia del rialzo di oltre il 3% dell’indice S&P500. Il clima più ottimista è stato favorito dai dati trimestrali superiori alle attese di State Street (+9,9%), una delle principali “custody bank” Usa. Inoltre i dati comunicati dell’associazione di categoria del comparto dei venditori al dettaglio hanno evidenziato un marcato incremento delle vendite nel periodo febbraio-giugno 2010. Il focus degli operatori si sposta a questo punto sempre più sull’inizio della stagione delle trimestrali che inizierà la prossima settimana.

Valute: l’euro continua a scontrarsi con l’importante area di resistenza a quota 1,2650 che potrebbe risultare anche oggi rilevante, soprattutto se dalla riunione della Bce non arriveranno novità di rilievo. L’eventuale superamento proietterebbe il cross fino alla resistenza successiva posta a quota 1,2785. Primo supporto a 1,2570. Il forte rialzo dei listini asiatici (ad eccezione di quelli cinesi) ha dato luogo ad un deprezzamento dello yen vs euro e dollaro. Verso dollaro il cross è tornato sopra soglia 88, fermandosi poco sotto la resistenza collocata a 88,50. Il supporto rilevante continua a rimanere 87 per questa settimana. Verso euro il cross ha temporaneamente superato la resistenza 111, adesso diventata nuovo supporto. Un livello di resistenza di breve si colloca oggi a 112,80-113.

Materie Prime: giornata positiva per le commodity incluse nell’indice GSCI ad eccezione del gas naturale (-2,5%) e dell’alluminio (-0,3%). Il migliore della giornata è stato il grano (+4,7%) su attese di revisioni al ribasso della produzione in Russia e Francia a causa delle temperature torride. Positivo il greggio Wti (+2,9%), tornato sopra i 74$/barile, ed i metalli industriali guidati dal nichel (+1,3%). Tra i preziosi l’oro è tornato sopra soglia 1200$/oncia.

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