Economia

Cresce il debito pubblico mentre il Tesoro accumula

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(Teleborsa) – Non passa alla Camera la mozione di sfiducia del Governo Berlusconi e a Roma scatta la guerriglia con scontri violenti che sono andati avanti per circa tre ore. Lo spettacolo nell’arena di Montecitorio e fuori dal Parlamento non si è rivelato degno di un paese civile, con presunte compravendite di voti e risse tra parlamentari che riflettono come uno specchio la situazione morale di un Paese allo sbando. Lo scettro resta saldo in mano al governo Berlusconi che dovrà affrontare temi scottanti, compreso quello di un debito pubblico “allarmante”, come definito dal segretario confederale dell’Ugl Paolo Varesi, soprattutto alla luce delle manovre correttive messe in atto. Ieri Palazzo Koch ha comunicato che nel mese di ottobre il debito pubblico è cresciuto a 1.876 mld di euro dai 1.844,8 mld del mese precedente (+23 miliardi circa). Rispetto allo stesso mese del 2009 il debito mostra un incremento di 63 miliardi di euro. Lo spettro del debito continua a spaventare i paesi dell’area euro e non solo, con Moody’s che oggi ha messo sotto revisione il rating ‘Aa1’ sulla Spagna per un possibile taglio all’indomani della decisione di Standard & Poor’s di rivedere l’outlook sul Paese a “negativo” indicando che nei prossimi sei mesi potrebbe giungere un taglio del rating, che intanto resta confermato a “AA+/AA-1+”. La decisione sull’outlook, ha spiegato S&P, riflette l’attuale instabilità politica in Belgio mentre la situazione fiscale dell’anno in corso resta migliore del previsto. Stessa cosa non può dirsi della Spagna, visto che Moody’s giustifica la mossa indicando la vulnerabilità del Paese nel raccogliere fondi vista l’alta necessità di rifinanziamento del prossimo anno. Riguardo ciò, l’Italia sembra aver fatto la parte della formica, accumulando scorte per 60 miliardi di euro per affrontare senza problemi aste e rimborsi dei primi mesi del 2011. Dal Bollettino statistico della Banca d’Italia, pubblicato ieri, è emerso che sul conto corrente di via nazionale ci sono a ottobre 15 mld in più rispetto al mese precedente, a dimostrazione della gestione finanziaria prudente del Tesoro a fronte delle perduranti tensioni sui mercati dei titoli di Stato.