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CREDITO: ATTENZIONE ALLA CURVA DEI TASSI AMERICANI

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
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di WSI.

(WSI) –
In area Euro oggi non sono attesi dati di rilievo. In settimana ci sarà la pubblicazione del dato preliminare del Pil del terzo trimestre, ed i dati finali sui prezzi al consumo di ottobre. Negli Usa attesi in settimana i dati sui prezzi al consumo di ottobre.

Tassi di Interesse: in area Euro la settimana si è conclusa con un calo dei tassi che ha interessato tutta la curva. Il titolo a dieci anni ha infranto il supporto del 4,10%, mentre lo spread sul 2-10 anni è salito sopra i 27 pb. A guidare il calo dei tassi sono state ancora una volta le perdite sul mercato azionario ed i rinnovati timori della crisi creditizia. Intanto continuano le preoccupazioni delle autorità monetarie sul rischio inflazione. Weber, durante una conferenza in Germania, ha infatti dichiarato che l’inflazione rimarrà ben oltre il target del 2% quest’anno e per buona parte del 2008, con il rischio di permanenza al di sopra del 2% fino al 2009. Weber ha inoltre aggiunto che se il prezzo del greggio raggiungerà i 100$/b non è scontato un intervento di politica monetaria. Le autorità monetarie non reagiscono meccanicamente al rialzo dei prezzi, ma il loro obiettivo principale è evitare “second-round effects”. Un altro membro della Bce, Gonzalez Paramo ha dichiarato di attendersi il rientro delle tensioni sui mercati monetari entro la primavera.

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Negli Usa tassi in calo con pendenza di curva 2-10 anni sempre prossima agli 80 pb, livello massimo dalla metà del 2005. L’attenzione è sempre concentrata sul comparto bancario. Il prossimo mercoledì è attesa la trimestrale di Hsbc. Il Wsj ha anticipato che potrebbero essere segnalati accantonamenti per 2,4Mld$, per far fronte a perdite collegate ai mutui subprime. Nel frattempo si cerca di accelerare la partenza del superfondo già annunciato e sottoscritto da tre delle principali banche Usa. Sono state semplificate alcune regole inerenti la definizione degli asset che il fondo può acquistare ed inoltre sono state aumentate da 0,75% all’1% degli asset le commissioni che percepiranno le banche che sponsorizzeranno con opportune linee di credito il fondo. Il superfondo sembra essere una soluzione quasi obbligata benché non gradita in prima battuta soprattutto dal mondo bancario europeo. Nel frattempo l’ipotesi di un taglio da 25pb il prossimo 11 dicembre viene assunta come certa da parte degli operatori. Oggi i mercati Usa sono chiusi per festività.

Valute: Dollaro sostanzialmente stabile vs. Euro dopo aver segnato un ennesimo record a quota 1,4752. Gli operatori speculativi hanno solo marginalmente aumentato le posizioni nette lunghe di Euro che si collocano non vicine ai massimi storici. Possibile un temporaneo recupero del biglietto verde fino a 1,4550. Prima di allora primo supporto a 1,4617. Marcato apprezzamento dello Yen sulla scia dei forti ribassi dei mercati azionari. Verso Dollaro il cross è sceso al di sotto di 110, livello minimo da circa un anno e mezzo. Marcato apprezzamento anche verso Euro e le altre valute utilizzate per il carry trading come il dollaro australiano e neozelandese. Verso Euro il cross è giunto in prossimità della fondamentale area di supporto compresa tra 160 e 161,60. Secondo il Cftc gli operatori si mantengono lievemente ribassisti in Yen, come risulta dalla modesta esposizione delle posizioni combinate nette corte. Venerdì è proseguito l’apprezzamento dello Yuan cinese vs Dollaro. Nel corso del week-end la Cina ha aumentato il tasso di riserva obbligatoria per la nona volta nel 2007 portandolo al 13,5% a partire dal 26 novembre.


Materie Prime: lieve rialzo per il greggio Wti che continua a stazionare su livelli elevati intorno ai 95$/b. Secondo il Cftc, al 6 novembre gli speculatori hanno aumentato le posizioni combinate nette lunghe su livelli prossimi ai massimi storici. Tra i metalli industriali ennesimo ribasso del rame (-2,6%) che ha messo a segno la serie consecutiva più lunga di cali dal 2002. In controtendenza invece il nichel (+3,4%). Tra i preziosi lieve calo per l’oro (-0,3%). Tra gli agricoli prosegue il rialzo della soia (+1,5%) salita ai massimi dall’aprile 2004 su notizie di raccolto inferiore delle attese.

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