(9Colonne) – New York, 5 giu – Il Credit Suisse è diventato sponsor unico a livello globale della New York Philharmonic, una delle orchestre più rinomate del mondo. Si tratta del primo investimento del brand in una partnership con un’istituzione culturale negli USA. Il marchio del Credit Suisse sarà presente per i prossimi tre anni in occasione di tutti i concerti della New York Philharmonic così come in tutte le trasmissioni e gli eventi speciali negli Stati Uniti e nel mondo, e apparirà su tutto il materiale di marketing. Altre importanti sponsorizzazioni della banca in ambito musicale sono il Festival di Salisburgo, il Teatro Bolshoi e il Lucerne Festival.
Se vuoi aggiornamenti su CREDIT SUISSE SPONSOR DELLA NY PHILHARMONIC inserisci la tua email nel box qui sotto:
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Ti potrebbe interessare
Dopo l’open banking, l’industria finanziaria si apre all’open finance, creando nuove opportunità per i consulenti finanziari. Tra le sfide chiave identificate per una crescita sostenibile, l’open finance rappresenta un’opportunità per migliorare la consulenza finanziaria.
Da tempo il governatore della FED, Jerome Powell, segnala che la Fed sarà pronta a tagliare i tassi solo quando avrà maggiore fiducia su un calo dell’inflazione. E questo momento, a quanto pare, non sembra ancora arrivato. Al contrario Lagarde (BCE) va avanti sulla strada indicata, ovvero quella di un primo taglio a giugno
Mentre il debito tocca nuovi record negativi, la crescita dell’economia italiana segna il passo: nel 2025, secondo l’istituto di Washington, la crescita del Pil non andrà oltre lo 0,7% (in linea con il 2024), la metà di quella francese.