
Roma – Nell’ultimo anno le famiglie italiane hanno perso l’equivalente di 2.100 miliardi di dollari. Lo afferma Crédit Suisse nel suo rapporto annuale sulla ricchezza delle famiglie, che indica come tra metà 2011 e metà 2012 siano stati i nuclei dell’area euro a subire le maggiori perdite.
Il crollo di ricchezza delle famiglie italiane è il secondo maggiore dopo la Francia (2.200 miliardi di dollari) e davanti alla Germania (1.900 mld). A esacerbare queste flessioni comunque contribuisce non poco l’effetto dei cambi, con il calo dell’euro rispetto al dollaro.
La perdita di ricchezza risulta infatti ridimensionata a 286 miliardi, se in euro, per le famiglie italiane, secondo lo studio. Stamani Crédit Suisse Research Institute ha diffuso la terza edizione del suo Global Wealth Report 2012.
La relazione sostiene che da metà 2011 a metà 2012 la ricchezza aggregata delle famiglie a livello globale è diminuita del 5,2 per cento in dollari correnti, portandosi a 223.000 miliardi a causa delle incertezze economiche registrate lo scorso anno, a cominciare da quelle sull’Eurozona. La relativa stabilità dell’economia statunitense ha prodotto un apprezzamento del dollaro rispetto alla maggior parte delle altre valute.