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– Cresce il numero dei clienti italiani truffati da Bernard Madoff. Un elenco che in un colpo solo, secondo quanto risulta al Sole-24 Ore, si allunga di circa 5mila unità: dipendenti e pensionati del gruppo Deutsche Bank che hanno aderito al fondo pensione complementare a loro riservato. Uno dei primi fondi pensione preesistenti, nato nel 1951 e destinato originariamente ad accogliere gli investimenti previdenziali del personale della ex-Banca d’America e d’Italia.
A far cadere il fondo pensione nella ragnatela della truffa Madoffè stato un investimento effettuato in tre tranche da un milione di euro ciascuna,tra gennaio 2005 e settembre 2006, nel fondo Fairfield Sigma. Uno dei fondi feeder gestito da Madoff e distribuito dalla famiglia Noel, che a fine novembre scorso era riportato a bilancio del fondo pensione del personale Deutsche Bank per un valore di 3,8 milioni di euro, pari all’1,3% dell’intero patrimonio in gestione. Un investimento che ha consentito di realizzare un guadagno di circa 800mila euro frutto, però, solo delle fasulle performance sbandierate dall’ex-numero uno del Nasdaq. Nell’ultima riunione il Cda del fondo pensione ha già svalutato la partecipazione in Sigma del 50%: una percentuale destinata comunque a salire alla luce delle concrete possibilità di recupero di parte delle somme investite.
Per il momento i gestori hanno fatto confluire l’investimento in Fairfield Sigma in un comparto istituito ad hoc, che raccoglie tutti gli asset illiquidi detenuti in portafoglio e che ad oggi ammontano al 6,5% del patrimonio totale del fondo pensione. Oltre al fondo Sigma sono incagliati nel comparto illiquido anche gli investimenti nel fondo Irongate (sempre della galassia Fairfield, ma che non risulta gestito da Madoff) e in un hedge fund di Morgan Stanley. Due fondi che hanno momentaneamente bloccato le uscite, ma che hanno già presentato un piano di rimborso ai clienti che si dovrebbe completare entro la fine del 2009. Nel comparto illiquido del fondo pensione, inoltre, è compreso anche una partecipazione di un milione di euro nel fondo di private equity Advanced Capital. Un’attività che i gestori stanno cercando di vendere, ma che inizialmente doveva confluire in una linea ” alternative”, insieme agli investimenti in hedge fund.
A dicembre 2008 il fondo pensione è passato da una versione monocomparto a una multicomparto che prevede cinque linee d’investimento. La necessità di avere disponibilità liquide da distribuire tra i nuovi comparti, ha “costretto” i gestori a smobilizzare quasi tutti gli investimenti per impiegarli in pronti contro termine. Un’operazione andata in porto con il 90% degli asset e che alle attuali valutazioni ha consentito al fondo di limitare la perdita nel 2008 a un-1,6%.
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