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CRACK MADOFF, TROPPI ALLARMISMI SUI FONDI HEDGE ITALIANI

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(WSI) – COMUNICATO STAMPA – Smentendo gli allarmismi, chi ha puntato sui fondi di fondi hedge italiani può stare tranquillo. Risulta infatti limitata ad un marginale 0,5% del patrimonio totale in gestione l’esposizione complessiva per gli oltre 260 fondi di fondi hedge italiani (92,8% del mercato) su fondi direttamente o indirettamente riconducibili alla fraudolenta attività dello statunitense Madoff.

Questa percentuale (pari complessivamente a circa 80 milioni di euro su un totale gestito dall’industria italiana di 15,9 miliardi di euro al 1° dicembre 2008 al netto delle duplicazioni e dei fondi immobiliari speculativi) emerge da una rilevazione tempestivamente realizzata dall?Ufficio Studi di MondoHedge tra le 33 società alternative italiane che gestiscono fondi di fondi hedge.

A livello dei singoli fondi di fondi hedge italiani coinvolti, nel peggiore dei casi l’esposizione è contenuta entro un massimo del 3,7% del portafoglio del fondo di fondi stesso, da cui consegue un possibile impatto proporzionale.

Non risultano invece esposizioni da parte dei fondi hedge single manager italiani, pari al 7,2% della raccolta complessiva.

Ancora una volta, l’elevata diversificazione dello strumento fondo di fondi hedge (i portafogli italiani hanno in media 28 fondi hedge sottostanti) conferma quindi la sua grande efficacia ai fini della protezione del capitale, che rappresenta l’obiettivo primario con ottiche di medio-lungo termine degli investitori istituzionali e privati di questa asset class.

E’? inoltre particolarmente rilevante ricordare, nell’occasione, che la normativa italiana sugli hedge fund, introdotta nel 1999 dal Ministero dell’Economia, e integrata da Banca d?Italia, è tra le più rigorose al mondo in ottica di protezione degli investitori, prevedendo tra l’altro:

– separatezza patrimoniale tra società di gestione e patrimonio del fondo

– poteri di vigilanza prudenziale e ispettivi di Banca d?Italia e Consob

– presenza di Banca Depositaria

Grazie anche a tale solido impianto normativo, l’industria italiana degli hedge fund ha saputo offrire ai propri investitori ben sei anni consecutivi di rendimenti annuali positivi (+32,23% con una volatilità del 2,94%, pari a un rendimento medio annualizzato del 4,77%, da gennaio 2002, data di partenza degli indici MondoHedge, a fine 2007) con una grande stabilità, uscendo indenne anche da eventi negativi nell’industria hedge internazionale come quello del caso Amaranth.

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