Economia

COVID-19: vaccino a settembre? L’Università di Oxford ci crede

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Buone notizie sul fronte del vaccino contro il Sars-CoV-2, che potrebbe essere disponibile già entro pochi mesi. L’ Oxford University,  ha fatto sapere oggi di volere effettuare test clinici su 6.000 persone entro la fine di maggio, dopo che la sperimentazione sulle scimmie ha dato risultati incoraggianti.

Se entro un mese ne verranno confermate l’efficacia e la sicurezza, milioni di dosi potrebbero essere già disponibili in settembre.

Il vaccino, messo a punto dallo Jenner Institute,  il dipartimento di virologia dell’ateneo britannico, è stato già testato su sei scimmie macao presso il Rocky Mountain Laboratory del National Institutes of Helath, in Montana. Le scimmie sono state esposte ad alte dosi del virus e tutte sono rimaste in salute per i 28 giorni successivi.

Il team di ricercatori guidati da Sarah Gilbert (che ha dichiarato al New York Times di “essere ottimista all’80%”) ha già incassato il sostegno dell’uomo più ricco del mondo, Bill Gates, già impegnato con la sua Fondazione a sostenere il progetto Onu-Oms.

Il co-fondatore di Microsoft ha assicurato che se l’antidoto di Oxford si rivelerà efficace comincerà a finanziarlo e garantirà che sia realizzata una produzione di massa. Il loro lavoro “è uno dei maggiori in corso”, ha detto il filantropo sottolineando di essere già in contatto con diverse case farmaceutiche per la produzione di un eventuale vaccino.

Nel frattempo in Germania è stata avviata una sperimentazione di fase III per verificare se un candidato vaccino contro la tubercolosi, denominato VPM1002, possa essere attivo anche contro Sars-CoV-2. Se la sperimentazione avesse esito positivo, l’uso di questo vaccino potrebbe essere una sorta di ‘soluzione ponte’ prima dell’arrivo di un prodotto specifico, da usare per proteggere i soggetti più a rischio in attesa di un siero ‘ad hoc’.