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COVERED WARRANTS: TUTTE LE CIFRE DEL MERCATO

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I covered warrant sono diventati uno strumento importante, non solo per gli investitori, ma anche per le istituzioni finanziarie emittenti e per le societa’ di intermediazione.

Le prime, a fronte dell’onere di ritirare il cw alla scadenza, provvedendo alla liquidazione monetaria (nel caso di CW ‘in the money’), beneficiano, al momento dell’emissione del CW, del pagamento del ‘premio’ da parte di chi acquista sul mercato primario, assicurandosi cosi’ un importante flusso di cassa.

Se gli emittenti svolgono anche attivita’ di intermediazione, ovvero vendono e comprano i CW per conto degli investitori, possono contare anche sui ricavi derivanti dalle commissioni.

Ricavi che sono lievitati nel 2000, grazie al vero e proprio ‘boom’ dei CW in Italia.

Lo scorso anno, gli scambi di covered warrant hanno raggiunto complessivamente un volume intermediato pari a 65,6 miliardi di euro, oltre l’89% in piu’ rispetto al 1999.

Crescita record anche per gli scambi sul Mercato Italiano dei Covered Warrant (MCW) della Borsa Italiana Spa. Nel 2000 sono stati scambiati sul MCW covered warrant per un controvalore di oltre 31 miliardi di euro, contro i 14,2 miliardi del 1999.

Le cose hanno cominciato ad andare male in questi primi mesi del 2001.

La flessione che ha colpito le borse mondiali – con parecchi CW CALL finiti ‘out of the money’ – ha fatto diminuire notevolmente i volumi di scambio.

Secondo la Borsa Italiana, in febbraio gli scambi sul MCW si sono ridotti del 32% rispetto a gennaio, e del 62% rispetto al febbraio del 1999, con volumi pari a 1.580,6 milioni di euro.

Il ‘boom’ dei cw dello scorso anno e’ coinciso con l’entrata sul mercato di nuovi operatori, che si sono andati ad aggiungere ai veterani del settore come Unicredito e Citibank -rispettivamente al primo e al secondo posto in termini di quota di mercato – e Societe Generale.

Nel 2000 una quota di mercato rilevante se l’e’ conquistata Fineco Online, che pur non essendo un emittente di CW si e’ conquistato una fetta del mercato pari al 7,15%, piazzandosi al terzo posto per volumi di CW intermediati.

Ma bussano alle porte del mercato Italiano dei CW – il terzo in termini di volumi dopo Germania e Svizzera – anche i giganti del brokeraggio ‘made in USA’ come Merrill Lynch, Lehman Brothers e Goldman Sachs.