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COVERED WARRANTS: ORIENTARSI NEL MERCATO

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Per aiutare chi non ha familiarita’ con i covered warrant a comprendere il dibattito in corso su questi controversi strumenti finanziari, la redazione di Wall Street Italia ha realizzato una piccola guida per spiegare il funzionamento dei CW e orientarsi nella selva di termini tecnici.

Elementi che caratterizzano un CW

Emittente

I CW vengono emessi da istituzioni finanziarie (banche o altri intermediari). In Italia possono emettere CW societa’ o enti nazionali o esteri autorizzati dalla Banca d’Italia e dalla Consob, oppure Stati o enti sovrannazionali.

Tipo

I CW possono essere di tipo CALL o di tipo PUT.

Un CW di tipo CALL da’ la possibilita’ di acquistare un’attivita’ finanziaria (azione, indice, ecc.), detta sottostante, a determinate condizioni (di prezzo e di tempo) stabilite dal contratto.

Ad esempio, un CW di tipo CALL sul titolo Seat Pagine Gialle con scadenza al 15 giugno 2001 con strike a 2,3 euro, ci da’ il diritto (ma non l’obbligo) di comprare entro quella data un titolo Seat al prezzo di 2,3 euro, indipendentemente da quello che sara’ il prezzo di mercato del titolo in questione.

Le aspettative del portatore di un CW di tipo CALL saranno dunque proiettate al rialzo dell’attivita’ finanziaria sottostante.

Con riferimento al nostro CW CALL sul titolo Seat, se il prezzo sara’ superiore ai 2,3 euro, l’investitore potra’ comprare quel titolo ad un valore inferiore al prezzo di mercato, realizzando una plusvalenza pari alla differenza tra i due prezzi.

Al contrario, un CW di tipo PUT da’ la possibilita’ di vendere un’attivita’ finanziaria alle condizioni stabilite dal contratto.

Un CW di tipo PUT sul titolo Seat Pagine Gialle con scadenza al 15 giugno 2001 con strike a 2,3 euro, ci da’ il diritto (ma non l’obbligo) di vendere entro quella data un titolo Seat al prezzo di 2,3 euro, indipendentemente da quello che sara’ il prezzo di mercato del titolo in questione.

Le aspettative del portatore di un CW di tipo PUT sarnno invece orientate al ribasso.

Stile

Con riferimento al momento in cui e’ possibile esercitare il diritto (CALL o PUT) incorporato nel CW si distringuono CW di stile americano e CW di stile europeo.

I CW di stile americano danno la possibilita’ di esercitare il diritto sull’attivita’ sottostante in qualsiasi momento prima della scadenza.

I CW di stile europeo danno invece la possibilita’ di esercitare il diritto sul sottostante solo alla scadenza.

In Italia sono trattati sia CW di stile americano sia CW di stile europeo

Sottostante

L’attivita’ finanziaria sottostante, chiamata semplicemnete sottostante, puo’ essere un’azione, un indice, una valuta, un titolo di Stato, un future o comunque un qualsiasi altro valore mobiliare per cui sia possibile rilevare prezzi ufficiali.

Multiplo

Ad ogni CW e’ associato un multiplo, cioe’ una quantita’ di sottostante su cui il portatore del CW vanta il diritto.

Ad esempio, un CW con multiplo 1 conferisce il diritto di acquistare o vendere un’unita’ del sottostante (es. un’azione). Un CW con multiplo 1/100 controlla invece un centesimo del sottostante, sono cioe’ necessari 100 CW per avere il diritto su un’unita’ del sottostante.

Strike

Lo Strike, detto anche prezzo base o prezzo d’esercizio, e’ il prezzo a cui il portatore del CW puo’ vendere (CALL) o comprare (PUT) l’attivita’ finanziaria sottostante.

Scadenza

La scadenza di un CW rappresenta l’ultimo giorno in cui il diritto sul sottostante puo’ essere esercitato.

Modalita’ di esercizio

I CW, a differenza di altri strumenti derivati come le opzioni, non permettono il reale esercizio dell’attivita’ sottostante – il ritiro o la consegna di azioni, ad esempio – ma unicamente la liquidazione di un importo differenziale tra lo strike e il prezzo di mercato dell’attivita’ sottostante, detto anche valore di riferimento.

Cio’ non rappresenta un grosso problema per gli investitori, poiche’ di fatto un CW viene acquistato con l’obiettivo di sfuttare la sua natura di titolo negoziabile e non quella di diritto. Un investitore acquista un CW nell’attesa di poterlo rivendere a breve termine ad un prezzo piu’ alto e non per esercitare il diritto incorporato.

Premio

Il premio e’ il prezzo di mercato del CW.

A differenza degli altri elementi, il prezzo del CW si modifica in continuazione per effetto della variazione di alcuni parametri generalmente osservabili sui mercati finanziari.

Il valore di mercato del CW si compone di due elementi: il valore intrinseco e il valore del tempo.

Valore intrinseco

Il valore intrinseco di un CW coincide con l’importo che il portatore riceve in caso di esercizio del CW.

Nel caso di un CW CALL, il valore intrinseco e’ pari alla differenza tra il prezzo di mercato del sottostante e lo strike.

Prendiamo come esempio il solito CW CALL con scadenza il 15 giugno 2001 sul titolo Seat a 2,3 euro. Supponiamo che il 30 di aprile il valore del titolo Seat alla Borsa di Milano sia di 2,5 euro. A quella data il valore intrinseco del nostro CW sara’ di 0,2 euro.

Nel caso di un CW PUT il valore intrinseco e’ pari alla differenza tra lo strike e il prezzo di mecato del sottostante.

Prendiamo ora il CW PUT con scadenza il 15 giugno 2001 sul titolo Seat a 2,3 euro. Supponiamo che il 30 di aprile il valore del titolo Seat alla Borsa di Milano sia di 2 euro. A quella data il valore intrinseco del nostro CW sara’ di 0,3 euro.

I CW che hanno un valore intrinseco positivo si dicono IN THE MONEY.

I CW che hanno un valore intrinseco nullo (pari a zero) si dicono AT THE MONEY.

I CW che hanno un valore intrinseco negativo si dicono OUT OF MONEY

Valore tempo

Il valore tempo rappresenta il sovrapprezzo, rispetto al valore intrinseco, che chi acquista un CW e’ disposto a pagare nella speranza di ottenere migliori guadagni futuri.

L’entita’ del valore tempo dipende da alcuni fattori di mercato quali i tassi di interesse, la vita residua del CW, il rendimento atteso del sottostante, la volatilita’ attesa con riferimento ai prezzi futuri del sottostante.

La negoziazione dei CW

In Italia i CW sono negoziati sul Mercato Telematico dei Covered Warrant (MCW), organizzato e gestito dalla Borsa Italiana Spa, ma anche su circuiti elettronici alternativi al mercato ufficiale, come ad esempio TLX, organizzato e gestito da Trading Lab di Unicredito.

Per garantire la liquidita’ del mercato, ossia la continuita’ delle negoziazioni e la presenza di riferimenti di prezzo certi per ciascun CW quotato, la Borsa Italiana prevede come requisito per la quotazione l’impegno, da parte dell’emittente, a esporre in via continuativa su tutti i CW quotati prezzi denaro (prezzi in acquisto) e prezzi lettera (prezzi in vendita) per un quantitativo almeno pari al lotto minimo di negoziazione dei CW.

In altre parole l’emittente deve svolgere funzioni di Market Maker.