New York – C’e’ anche chi ha pensato che Bill Gross non fosse serio quando annuncio’ che stava annullando tutte le sue posizioni sul mercato obbligazionario. Sembrava una farsa ma adesso, col senno di poi, chi segue la finanza internazionale e il suo baricentro, Wall Street, dovra’ ricredersi. E adeguarsi, comportandosi di conseguenza.
I dettagli non sono ancora di pubblico dominio ma possiamo dire con una dose di certezza vicina al 99% che il maggiore fondo obbligazionario del mondo, il Total Return Fund di Pimco (che fa parte di un gruppo da oltre $1 trilione in assets di cui Gross e’ co-fondatore e gestore) nel mese di gennaio 2011 ha azzerato tutto il proprio portafoglio di Treasury Usa.
Ad andare a colmare tale enorme deflusso e’ stato – e questo non rappresenta certo una sorpresa – il possesso di denaro contante, cioe’ cash. Non c’e’ piu’ traccia dei $28,6 miliardi di titoli emessi dal “governo Usa” mentre le posizioni cash sono cresciute da $11,9 miliardi a ben $54,5 miliardi.
I possedimenti di Pimco in titoli di stato americani hanno toccato i massimi a giugno dell’anno scorso quando l’ammontare totale in portafoglio era pari a $147,4 miliardi. Da allora e’ cominciato un calo che e’ un eufemismo definire drastico.
Inoltre le ultime decisioni prese da Bill Gross portano a credere che il money manager piu’ influente d’America sia convinto che non ci sara’ una QE3, (Quantitative Easing n.3) ovvero una terza tornata di operazioni di acquisto di titoli di stato a lungo termine da parte della Federal Reserve, una misura straordinaria di allentamento monetario che nelle prime due fasi ha permesso di iniettare enormi flussi di liquidita’ nel sistema finanziario degli Stati Uniti per evitare il collasso post-recessione seguito all’ottobre 2008.
E se Bill Gross, il gestore di Wall Street piu’ vicino alle tattiche e strategie intraprese dalla Fed di Ben Bernanke, ha capito oppure sa in anticipo che non ci saranno ulteriori misure di “quantitative easing”, questo allora e’ un chiaro segnale di fuga da tutte le classi di Treasuries del governo Usa a lungo termine (2 anni, 5 anni, 10 anni).
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Se si da’ uno sguardo al grafico qui sopra si nota che il tracollo dei prezzi dei titoli di stato americani (linea blu) e’ stato compensato dal rialzo delle posizioni in cash (linea rosa). E’ veramente giunto il momento di correre ai ripari.
Pimco inoltre ha aumentato l’esposizione sui titoli Usa con una durata di 0-1 anni al 14%, che rappresenta la percentuale piu’ alta di sempre e sicuramente la maggiore da quando i dati hanno cominciato ad essere archiviati. La durata effettiva media dei titoli nel portafoglio di Pimco e’ scesa a 3,89 anni, ai minimi da dicembre 2008, quando di dispiegarono con tutta la loro forza devastante gli effetti del crack di Lehman Brothers, quelli del collasso delle maggiori banche americane e del mercato immobiliare Usa.