(9Colonne) – Strasburgo, 26 lug – La Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato oggi la Russia per la morte di tredici civili ceceni. La Russia dovrà versare un totale di 294.149 euro alle famiglie delle vittime. La prima condanna è per il massacro di undici civili nel corso di un’operazione militare, il 5 febbraio del 2000, nella città di Novye Aldy, a Grozny. La Russia è stata giudicata colpevole di violazione dei diritti umani e incapace di portare avanti un’inchiesta efficace sulle circostanze del massacro. Secondo diverse Ong, 60 civili sarebbero morti in quell’operazione militare, nel corso della quale bruciarono numerose abitazioni. La Corte ha condannato inoltre la Russia a risarcire anche le famiglie di due ragazzi di Gekhi, trovati morti dopo essere stati catturati da alcuni soldati russi.
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