Economia

Lockdown, le regioni nelle diverse aree gialle, arancioni, rosse

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Lockdown, le regioni nelle diverse aree gialle, arancioni, rosse

Il premier Conte ha presentato i nuovi provvedimenti restrittivi che saranno adottati per contenere l’epidemia da coronavirus in Italia.
In particolare il nuovo Dpcm approvato nella nottata di ieri entrerà in vigore da venerdì 6 novembre fino al 3 dicembre, con misure differenziate a seconda del colore (giallo, arancione, rosso) previsto per ogni regione, che varia a seconda della gravità di 21 indicatori legati ai contagi.
A ogni zona corrisponderanno regole diverse partendo da quelle più restrittive delle aree rosse (lockdown) a quelle delle aree gialle.

Le regioni che rientrano nelle zone gialle sono: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna,  Friuli VG, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Toscana, Trentino Alto Adige, Veneto, Umbria.

Le regioni che rientrano nelle zone arancioni: Puglia e Sicilia.

Le regioni che rientrano nelle zone rosse: Lombardia, Piemonte, Calabria, Val D’Aosta.

I provvedimenti per le zone gialle

Si tratta delle zone dove sono previsti i provvedimenti meno rigidi ma comunque più restrittivi rispetto a quelle fissate lo scorso 24 ottobre.
Il divieto di circolazione (coprifuoco) è previsto alle 22 fino alle 5 del mattino, quando sarà vietato uscire di casa, salvo motivi di salute o lavoro. Nelle scuole superiori prevista la didattica a distanza al 100%.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico, è prevista una capienza ridotta al 50% su bus, metro e treni regionali. Prevista la chiusura nel fine settimana e nei giorni festivi dei centri commerciali.
Vengono sospesi i concorsi pubblici, ad eccezione di quelli che riguardano il personale della sanità. E’ consentito l’accesso ai parchi, rispettando la regola del distanziamento di un metro. Chiusi anche i musei, le mostre, le sale bingo. Stop alle crociere.

I limiti per le zone arancioni

Nelle regioni che saranno considerate arancioni ci sarà un inasprimento dei provvedimenti rispetto a quelli già previsti per le zone verdi. Ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie resteranno chiusi tranne che per le attività da asporto. Resteranno invece aperti i parrucchieri e centri estetici.
Sono vietati gli spostamenti in un comune diverso da quello di residenza o domicilio, salvo le comprovate ragioni di lavoro, studio, salute.
Previste inoltre tutte le altre regole istituite per le zone verdi: 50% di capienza sui mezzi pubblici, didattica a distanza integrale alle superiori, stop ai musei e coprifuoco dalle 22.

I divieti nelle zone rosse

Nelle regioni che sono classifiche zone rosse, ovvero ad ad alto rischio, sono previste norme ancora più stringenti, sul modello del lockdown dello scorso mese di marzo.
In particolare sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita dalle regioni. Vietati anche gli spostamenti all’interno del proprio comune, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute. Previsto l’obbligo di avere con se il modulo per l’autocertificazione.
Nelle scuole la didattica a distanza scatterà dalla seconda media.
Prevista la chiusura di bar, pasticcerie, ristoranti, e tutti i negozi che non vendono beni essenziali. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio fino alle 22.
Rimangono aperti i negozi che vendono beni e servizi essenziali, come edicole, farmacie e supermercati. Aperti parrucchieri e lavanderie.