Economia

Coronavirus, Casoli (Elica) ottimista: “ne usciremo rafforzati”

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“La situazione crea apprensione ma abbiamo la consapevolezza che dobbiamo fare la nostra parte. Dobbiamo occuparci della salute dei nostri dipendenti e lo stiamo facendo in maniera serena, senza allarmismi, cercando di capire quali sono le misure giuste da adottare. Allo stesso tempo però restiamo aggressivi e dinamici”.

Francesco Casoli, presidente del gruppo Elica, non nasconde le sue preoccupazioni sulle conseguenze che l’emergenza coronavirus avrà sull’economia italian, ma guarda avanti con ottimismo.

“A mio avviso c’è una rincorsa a chi fa l’azione più forte, senza pensare che tutto questo avrà ripercussioni non solo dal punto di vista organizzativo della vita pubblica ma anche sull’economia”. Il rischio è quello di creare problemi più grossi rispetto a quello che questa epidemia ci sta dando” ha detto il numero uno del gruppo marchigiano di elettrodomestici, durante la trasmissione “Coronavirus, Italia Rialzati”, andata in onda questa mattina sul sito Wall Street Italia.

L’imprenditore marchigiano conferma che al momento appare “molto difficile prevedere danni” ma lo spirito che si respira in azienda non è cambiato: “continuiamo a lavorare con la stessa passione che ci ha sempre contraddistinto. La nostra è un’azienda che ha sedi in tutto il mondo, anche in Cina. Paradossalmente – ha proseguito – in questi giorni la nostra sede cinese è quella che ci sta dando meno problemi. Abbiamo riaperto e lavoriamo più di prima. Lì la psicosi è superata”.

Casoli ha poi spiegato che, per far fronte all’emergenza, in azienda “abbiano definito delle regole precise, stringenti, che i nostri dipendenti seguono. Ovviamente non lesiniamo negli investimenti in disinfestazione dei locali”.

Guardando avanti, Casoli ha spiegato:

“Nel bene o nel male, penso che ne usciremo molto rafforzati da questo momento. La nostra azienda ha avuto il nostro momento migliore dopo un evento catastrofico, ovvero dopo un incendio che, anni fa, ha distrutto uno stabilimento. Questo situazione, per quanto grave, ci ha dato la consapevolezza della nostra forza”.