Società

Corea del Nord in affari col nemico

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La Corea del Nord e’ uno degli stati piu’ isolati se non il piu’ isolato in assoluto sulla faccia della Terra, ma punta ad attirare investimenti stranieri. Non e’ una barzelletta.

L’agenzia di stampa nazionale, l’organo di stampa ufficiale del partito al potere, ha annunciato che “Kim Jong Il, il segretario generale del Partito dei Lavoratori coreano e il presidente della Commissione di Difesa della nazione, hanno ospitato domenica Naguib Sawiris, presidente e CEO del gruppo di tlc egiziano Orascom”, in viaggio di lavoro nel paese.

“Kim Jong Il ha ricevuto un dono e ha ringraziato il suo ospite, accogliendo caldamente la sua visita, in un momento in cui gli investimenti di Orascom stanno facendo progressi notevoli in diversi settori della Corea del Nord, in particolare nelle telecomunicazioni. Lo scambio di battute e’ stato cordiale e Kim Jong Il l’ha invitato a cena”.

Era presente all’incontro anche Jang Song-thaek, il cognato del capo di stato nordcoreano e vice presidente della Commissione di Difezsa Nazionale. Un fatto molto insolito, che secondo quanto riferito a Minyanville da Eul-chool, docente di Studi Orientali all’Universita’ di Kyungnam, sottolinea quanto impegno il governo nazionale impieghi nell’attirare capitali esteri.

Fare affari con le societa’ nordcoreane e’ lecito secondo le sanzioni delle Nazioni Unite, a meno che non interessino il traffico di armi. Ma quello che viene da chiedersi e’ il motivo per cui Orascom, societa’ quotata a Londra e in Egitto, ha deciso di investire in un paese in cui gruppi rivali come Verizon (VZ), Sprint (S) e AT&T (T) non oserebbero mai.

Sawiris ha spiegato che Orascom e’ “intrigata da quello che si puo’ facilmente considerare il piu’ emergente dei mercati in via di sviluppo”. Siamo sempre stati interessati ai paesi dove non sono presenti servizi di comunicazione che noi offramo e questo e’ una nazione senza copertura. Ci siamo messi in contatto con l’ambasciata, con le autorita’ ed eccoci qui. Ecco spiegato il come, ma il perche’?

“Non si tratta solo di fornire servizi 3G per la telefonia mobile: stiamo facendo la storia in un paese che si sta sviluppando e che si sta anche aprendo molto ultimamente. Il verbo “aprirsi” puo’ essere interpretato in modi diversi.

Anche se le reti tlc sono state costruite da Orascom, Sawiris ha accettato che tutte le comunicazioni venesissero controllate categoricamente e monitorate dalle autorita’. “E’ il diritto del governo”, ha spiegato Sawiris. Il regime tutt’altro che capitalista ha anche prodotto uno spot televisivo per promuovere il prodotto. Ma non si sa se l’obiettivo e’ alimentare le vendite di dispositivi che costano circa il 25% del reddito pro capite medio (senza contare i costi per le chiamate) o piuttosto per fare propaganda e dimostrare che il partito e’ al passo con il resto del mondo per quanto riguarda la modernita’.

I mercati individuati per Koryolink, la joint venture avviata con Orascom, sono lo stato, la comunita’ straniere che abita la penisola, i progetti di cooperazione con la confinante Corea del Sud. Oltre alle tecnologia, Pyongyang e’ interessata in “importazioni, esportazioni e altre joint venture, in qualsiasi campo economico”.

Ad esempio la produzione monopolizzata di estintori, dal momento che non ci sono fabbriche che gli producano in Corea del Nord, pertanto sono tutti importati dalla Cina. Il costo e’ solo 7 dollari, ma dopo trasporto e tasse e’ venduto all’interno del paese a 30 dollari, e la politica del paese e’ quella di non dipendere sulle importazioni cinesi.

Tra i beni esportati figurano i cetroli di mare (organismi che abitano il fondale marino) e vestiti – il tessile e’ uno dei settori piu’ produttivi del paese, con 1 milione di set di completi da uomo e donna di alta qualita’ prodotti l’anno, tanto per fare un esempio.

Guarda il video dello spot tv su Koryolink: