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Contratti: Abbonamenti rubati, no a duplicazione

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Cosa succede quando si smarrisce o viene rubata la tessera di abbonamento per assistere a spettacoli o manifestazioni sportive? Come annullarla o sostituirla?
Il tema è stato affrontato dall’Agenzia delle Entrate nella risoluzione n. 27/E dello scorso 28 febbraio, documento nel quale, essendo considerata la tessera stessa come non duplicabile, vine suggerita l’emissione di biglietti “omaggio” o a “prezzi di favore” per tutelare il titolare del documento di legittimazione nominativo rubato o smarrito.
E’ opportuno ricordare come la materia sia regolata dall’articolo 7 del decreto 13 luglio 2000.
Tale fonte prevede una serie di ipotesi in cui è consentito l’annullamento del titolo di accesso, fissando le procedure e i termini per l’annullamento dei medesimi titoli, emessi mediante gli appositi apparecchi misuratori fiscali o biglietterie automatizzate.
In sintesi, il titolo di accesso può essere annullato, tramite idonea registrazione, nel sistema automatizzato che ne ha permesso l’emissione, con descrizione anche della causale: a) in via generale, entro il quinto giorno lavorativo successivo al momento iniziale dell’evento (articolo 7, comma 1); b) immediatamente, nel caso in cui il titolo di accesso sia emesso per errore, ma non ancora rilasciato (articolo 7, comma 2); c) entro i termini di versamento delle imposte, qualora l’evento non dovesse effettuarsi e sia previsto il rimborso dei corrispettivi (articolo 7, comma 3).
Particolare attenzione è stata dedidata da parte delle Entrate all’ipotesi prevista nel comma 1 dell’articolo 7 : tale norma, infatti, a differenza di quanto previsto dai successivi commi 2 e 3, non individua una specifica causa di annullamento, ma si limita a porre un termine entro cui poter procedere all’annullamento del titolo di accesso.
Secondo l’Agenzia delle Entrate, il termine del quinto giorno lavorativo successivo a quello dell’evento, entro cui poter procedere all’annullamento del titolo di accesso, costituendo la condizione necessaria per l’annullamento stesso, deve ritenersi perentorio.
Nel caso di un abbonamento, data la peculiarità di tale titolo, che consente l’ingresso a una pluralità di manifestazioni spettacolistiche, è stato chiarito che “..per quinto giorno lavorativo successivo a quello dell’evento deve intendersi il quinto giorno successivo a quello del primo evento fruibile con l’abbonamento stesso, sempre che il soggetto in favore del quale è emesso il titolo da annullare non abbia già fruito della relativa prestazione di spettacolo..”.
Chiarito questo, le Entrate si sono occupate delle procedure da seguire per consentire, a chi ne ha diritto, di ottenere un abbonamento sostitutivo di quello rubato o smarrito. Il discorso è partito da un importante principio : i titoli di accesso agli spettacoli, compresi gli abbonamenti, sono documenti di certificazione fiscale dei corrispettivi pagati per assistere alle manifestazioni spettacolistiche e, pertanto essi sono del tutto equivalenti agli scontrini e alle ricevute fiscali.
Ecco perché la possibilità di duplicare un abbonamento, quale documento fiscale, non ha fondamento nei principi di carattere generale in materia tributaria, né in specifiche norme che disciplinino espressamente la fattispecie. Infatti emettere un nuovo abbonamento significherebbe creare una certificazione fiscale senza la percezione del corrispettivo certificato, senza considerare che sarebbe necessaria un’autorizzazione amministrativa ai fini dell’eventuale esclusione dei conseguenti obblighi tributari, per evitare che si verifichi una duplicazione d’imposta. Ecco perché, sulla base di tutte le considerazioni esposte, l’Agenzia delle entrate, con il preciso scopo di tutelare il diritto del titolare del documento di legittimazione nominativo rubato o smarrito ma anche considerando l’impossibilità di duplicare il titolo , ha ipotizzato, nei rapporti fra le parti, l’emissione di titoli sostitutivi quali “biglietti omaggio” o biglietti “a prezzi di favore” che consentano, comunque, l’accesso alla struttura sportiva o al luogo dove si tengono gli spettacoli.

di Alberto Savarese