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Conti Ue: si allenta la tensione, in forte calo gli spread sui periferici

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro nella giornata successiva alla pubblicazione degli stress test i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva a fronte di un recupero dei listini azionari. Si sono fortemente ristretti gli spread sui periferici, mentre sul monetario i tassi Ois a tre e sei mesi sono rimasti pressoché stabili.

Dopo le pressioni europee le sei banche tedesche che non avevano pubblicato i risultati degli stress test, ieri hanno fatto marcia indietro. L’esposizione di Deutsche Bank dovrebbe essere resa nota oggi. Trichet in un intervento a Basilea, in cui banchieri centrali ed autorità di vigilanza si sono riuniti per fare il punto sulla revisione delle norme di vigilanza sulle banche e coefficienti patrimoniali, ha definito gli stress test un ottimo esercizio di trasparenza.

Ieri a Basilea è stato raggiunto un accordo sul pacchetto di riforme relativo alla definizione di capitale, ma secondo quanto riporta Wsj, la Germania sarebbe l’unico dei 27 paesi a non aver firmato l’accordo. Tale accordo preliminare sarà la base per la definizione definitiva dei nuovi standard di capitale (cosiddetta Basilea3) che saranno ratificati nel corso del G-20 di novembre.

Oggi la Bce drenerà 60,5 Mld€ per compensare gli acquisti di bond effettuati fino allo scorso venerdì. La scorsa settimana sono stati acquistati bond per 176 Mln€, in ulteriore calo dai 302 Mln€ della settimana precedente. Oggi si terrà anche l’operazione di rifinanziamento ad una settimana al tasso fisso dell’1%. In Olanda invece ci sarà l’asta sul titolo a 5 e 18 anni fino a 2 Mld€ ed in Spagna l’asta sui titoli a tre e sei mesi per 2,5-3,5 Mld€.

Negli Usa tassi di mercato sostanzialmente stabili in una giornata in cui è proseguito il rally rialzista dei mercati azionari, in seguito a dati favorevoli sia sul fronte macro sia micro. Tra i primi sono da annoverare i dati delle vendite di nuove caso di giugno, risultate in marcato rialzo, stemperando così per ora i timori di un forte calo del mercato immobiliare dopo la fine degli incentivi scaduti lo scorso aprile.

Sul fronte micro è stata ben accolta dai mercati la trimestrale di Fedex (+5,6%), secondo corriere Usa, dopo la revisione al rialzo delle stime di utile per l’intero anno grazie ad una crescente domanda internazionale. Le buone trimestrali nel comparto degli spedizionieri (recentemente ben accolta anche quella della concorrente UPS) sono particolarmente osservate dagli operatori essendo utilizzate come termometro dell’andamento dell’economia su scala globale.

Nel frattempo Plosser, presidente della Fed di Filadelfia ed attualmente membro non votante, ha dichiarato che il flusso di dati macro inferiori alle attese non giustificherebbe ancora la necessità di ulteriori manovre di supporto da parte della Fed. Yellen, candidata a diventare il prossimo vice presidente della Fed (domani è atteso il voto della commissione del senato) ha dichiarato che a suo avviso sarebbe rischioso adottare un obiettivo di inflazione al 4%. Oggi è attesa la prima delle tre aste di questa settimana, quella cioè da 38Mld$ sul comparto biennale.

Valute: euro ancora in prossimità di 1,30, sulla scia di una percezione più positiva sulle prospettive dell’area Euro, dopo la pubblicazione questa mattina dei positivi dati sulla fiducia dei consumatori tedeschi. Dall’altro lato, l’ipotesi di Fed ferma per un periodo ancora lungo ripropone il dollaro come valuta di finanziamento dei carry trade in luogo del più tradizionale yen. Nel breve ribadiamo l’importanza della resistenza a 1,30.

Stabile lo yen sia vs euro sia dollaro in una sessione di borsa asiatica piuttosto piatta. Il cross contro dollaro continua a mantenersi intorno a quota 87. Per oggi ancora valida la resistenza in area 88. Supporto a 86,5. Verso euro il cross si è riportato in prossimità area 113,4-5. In caso di superamento deciso potrebbe spingersi fino a quota 115. Primo supporto a 112,5-112. Supporto principale a quota 110-100,8.

Materie Prime: giornata di forti rialzi per il settore dei metalli industriali guidati da zinco (2,5%) e nickel (2,2%) favoriti da un clima di maggiore ottimismo sui mercati e dai dati macro sul settore immobiliare statunitense migliori delle attese. Ancora stabile intorno a 79$/bl il petrolio Wti. Misti i preziosi con l’oro ancora sotto quota 1200 $/oncia. Tra gli agricoli forte calo di mais (-2%) e soia (-1,8%) sulle attese di un clima più favorevole negli Stati Uniti.

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