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Conti pubblici: la Spagna rimane nel mirino di Moody’s

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono scesi su tutta la curva, lasciando il differenziale pressoché stabile. In lieve rialzo gli spread sui periferici, mentre sul monetario continua la dicotomia tra tassi Ois (pressoché stabili) ed Euribor (in rialzo). I listini azionari hanno chiuso la sessione in calo sulla scia dei listini d’oltreoceano.

Positivi i commenti di S&P alla manovra antideficit italiana. Secondo l’agenzia infatti la manovra sostiene l’attuale rating A+. L’agenzia Moody’s invece ha confermato che la Spagna potrebbe perdere il rating Aaa.

In forte calo le vendite al dettaglio tedesche di giugno che hanno visto un segno meno in quasi tutti i comparti ed in particolare in quello tecnologico ed arredamento. Oltre le attese invece il dato sulla fiducia economica dell’intera area Euro, ai massimi da marzo 2008.

Positive le aste italiane di ieri che hanno visto il Tesoro collocare il massimo dell’ammontare annunciato. Negli Usa tassi di mercato in calo in corrispondenza della terza giornata di chiusura negativa dei listini azionari, a causa principalmente di deludenti dati trimestrali con riferimento ancora una volta soprattutto all’andamento del fatturato.

In questo filone si inseriscono ad esempio le indicazioni arrivate ieri da Nvidia (-9,9%), Symantec (-11%) e Colgate-Palmolive (-6,8%).

Bullard, presidente della Fed di St.Louis ed attuale membro votante, ha pubblicato un paper dal titolo “Sette facce del Pericolo”, in cui ha richiamato il rischio per gli Usa di uno scenario deflattivo analogo a quello giapponese. A suo avviso la soluzione consisterebbe non tanto nell’impegno al mantenimento dei tassi fermi per un periodo esteso di tempo quanto piuttosto nel ripristino del piano di acquisto di Treasury.

Nel frattempo la favorevole fase che sta caratterizzando le emissioni dei paesi emergenti è testimoniata dal forte flusso di nuovi titoli, tra cui l’annuncio di un nuovo decennale in dollari da parte del Cile per 1Mld$ ad uno spread di 90pb sopra gli equivalenti Treasury. Oggi l’attenzione è focalizzata sulla lettura preliminare del Pil del secondo trimestre, che potrebbe risultare nel range 2,5-3% in termini annualizzati.

Tasso di cambio euro/dollaro

Valute: l’euro si spinge fino a 1,31 vs dollaro, in un contesto in cui aumenta la focalizzazione sul tema rallentamento dell’economia Usa al punto da spingere alcuni membri Fed vs l’ipotesi di ripristino di easing quantitativo. Inoltre il flusso delle trimestrali ha evidenziato risultati nettamente migliori delle aziende tedesche, aiutate dal recupero delle esportazioni.

Occorre considerare nel breve che il Dollar Index è arrivato all’importante livello di 81,50, pari al 50% del ritracciamento del movimento minimi 2009/massimi 2010. Di conseguenza i livelli di 1,3125 e 1,3265 si rivelano due resistenze molto importanti.

Giornata caratterizzata da un ulteriore apprezzamento dello yen vs dollaro sulla scia di un’incertezza tra gli operatori sullo stato di salute dell’economia mondiale. Il cross vs dollaro ha rotto violentemente il supporto in area 87. Primo supporto a quota 86. In caso di mancata tenuta il cross potrebbe spingersi verso i minimi di novembre scorso intorno a 85. Verso euro il cross è sceso in mattinata sotto quota 113. Primo supporto in area 112. Resistenza principale a 113,5.

Durante la notte la produzione industriale giapponese di giugno ha inaspettatamente registrato un calo congiunturale dell’1,5%, il maggiore da gennaio 2009. Il tasso di disoccupazione è risultato invece in rialzo a giugno al 5,3% da 5,2%.

Materie Prime: giornata positiva per le principali commodity favorite dalla prosecuzione della fase di deprezzamento del dollaro verso le principali valute mondiali. Ancora una volta il miglior settore si conferma quello agricolo, seguito da energetici ed industriali. Le rinnovate preoccupazioni riguardo alla produzione in est Europa continuano a spingere al rialzo le quotazioni del grano (+2%) che si appresta a chiudere il mese con una performance superiore al 40%, la migliore dal ’73. In forte rialzo anche le quotazioni di caffè (+3,4%) e zucchero (+3,3%).

Tra gli energetici il petrolio si riporta in prossimità dei 78$/b. Oro in leggero rialzo, prossimo a quota 1170 dopo i cali dei giorni scorsi. Da segnalare inoltre la continuazione del rialzo del Baltic Dry Index (+1,7%) (indice che sintetizza il prezzo dei noli marittimi del trasporto del secco) in atto da metà luglio.

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