(Teleborsa) – Per il 2010, l’indebitamento netto della Pubblica Amministrazione dovrebbe collocarsi al 5% per cento del Pil rispetto al 5,35% dello scorso anno e al 2,7% del 1008. Il saldo primario appena, invece si stima negativo (-0,1%), rispetto al -0,6% del 2009 e al +2,5% del 2008, ed un debito che aumenterebbe al 116,9% del PIL rispetto al 115,8% del 2009 e al 106,1% del 2008 ed un debito che aumenterebbe al 116,9% del Pil rispetto al 115,8% del 2009 e al 106,1% del 2008. E’ quanto si legge sulla notifica dell’indebitamento netto e del debito delle Amministrazioni Pubbliche pubblicata, oggi dall’ISTAT. In partcolare, nel 2009 l’indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche è aumentato di circa 38.200 milioni di euro rispetto all’anno precedente, attestandosi sul livello di -80.800 milioni di euro, pari al 5,3 per cento del Pil (2,7 nell’anno precedente). Il debito pubblico alla fine del 2009 è risultato pari a 1.760.765 milioni di euro (115,8 per cento del Pil) rispetto al 2008 il rapporto tra il debito e il Pil è aumentato di 9,7 punti percentuali. Nel 2009, la spesa per interessi nella versione Procedura Deficit Eccessivi (PDE), che considera l’impatto delle operazioni di swap7, è stata pari a 71.288 milioni di euro, (4,7 per cento del Pil), valore più basso rispetto ai due anni precedenti. Il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) è risultato negativo e pari allo 0,6 per cento del Pil, in peggioramento rispetto al 2008 di circa tre punti percentuali.