(Teleborsa) – Gli italiani si confermano più formiche che cicale, continuando a prediligere il risparmio al consumo. Una tendenza che non sorprende e che conferma una tendenza storicamente valida per gli abitanti del Bel Paese, che però sembrano aver spinto sull’acceleratore del risparmio nel 2011. E’ questo il quadro emerso dall’ultima edizione dell’Osservatorio su Risparmio e famiglie di ING Direct, commissionato alla GFK Eurisko. Il sondaggio, condotto su un campione di 1.000 individui rappresentativi della popolazione, evidenzia un’Italia più ottimista sul 2011 e maggiormente propensa al risparmio (+6%). E così l’abitante del Bel Paese rinuncia ai consumi giudicati non indispensabili, per accumulare ricchezza e soddisfare le piccole o grandi esigenze di vita, ritenute irrinunciabili. Ma quali sono le spese giudicate irrinunciabili per gli italiani? L’alimentare tiene banco, soprattutto per quanto concerne le specialità culinarie, seguito dalle sempre numerose spese per i figli (dagli asili nido alla baby-sitter), per chiudere con le tendenze più in voga (core termali e centri estetici). Insomma, l’italiano rinuncia alla gallina oggi per un uovo domani….