Economia

Consulenza col vento in poppa: 2018 da incorniciare

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Un anno da incorniciare il 2018 per il Management Consulting. Secondo i dati emersi oggi dall’Osservatorio Assoconsult, nel 2018 il settore della consulenza aziendale ha generato un fatturato di 4,48 miliardi di euro, in aumento dell’8,6% rispetto all’anno precedente. Si tratta di una crescita più sostenuta di quella registrata nel 2017 (+7,8%)  e superiore a quella prevista dagli operatori ad inizio anno (+ 8,3%).  Ma la crescita non si ferma qui. Per il 2019 è previsto un’ulteriore accelerazione del 7,9%.

Motore dello sviluppo dell’intero settore sono state per lo più dalle grandi società di consulenza i cui ricavi hanno segnato un balzo in avanti dell’11,8%. Le previsioni per il 2019 vedono una crescita pari al 10,5%.

Più limato il balzo in avanti delle medie e le piccole società, che hanno segnato progressi rispettivamente del 6,5% e del 4,8%. Nel 2019 è prevista una crescita rispettivamente del 6,1% e del 4,9% Nel 2018 le micro società di consulenza sono cresciute te del 4,4%. Nel 2019 è previsto un tasso di crescita del 3,7%.

Nonostante questi dati facciamo ben sperare, non mancano i problemi. Nel 2018 l’incidenza del fatturato del Management Consulting sul PIL è pari allo 0,26%, in crescita dallo 0,24% del 2017. “Si tratta di un valore decisamente inferiore alla media europea, che è pari allo 0,56%” si legge nel report, in cui si sottolinea che si tratta di un dato molto vicino all’Europa Mediterranea e in particolare a Francia e Spagna. La situazione italiana rimane però ancora distante dall’Europa del Nord ed in particolare dai due paesi di riferimento: la Germania e il Regno Unito.

Spostando lo sguardo sul fatturato per professional, tipico indicatore di pro-duttività del settore, è pari a circa 116 mila euro annui, in calo dello 0,5% rispetto all’anno precedente. Il calo nel fatturato riguarda principalmente le grandi e le medie società di consulenza, scese rispettivamente del 2,1% e dello 1,1%. Rimane abbastanza stabile la produttività delle piccole società di consulenza (-0,2%) mentre cresce la produttività delle micro (+0,5%)

Rimane grandissimo il divario di fatturato per professional tra le micro e le grandi società di consulenza: le prime si attestano in media sui 70 mila euro, mentre le grandi società di consulenza raggiungono quasi i 170 mila euro di fatturato per professional, molto oltre il doppio Le piccole società hanno valori comparabili a quelli delle micro (81 mila rispetto a 70 mila), mentre le medie società di consulenza non scendono molto al di sotto di quelli delle grandi (122 mila rispetto a 169 mila)

“Siamo davanti al quinto anno consecutivo di crescita, +8,6% rispetto al 2017, un intero lustro nel quale la consulenza è cresciuta con percen-tuali simili a quelle di economie fastgrowing, se pensiamo invece alle difficoltà che continua ad incontrare il nostro Pil; dal 2000 cresciuto con una media dello 0,2% annuo. Oggi più che mai siamo uno dei driver più affidabili per affrontare e gestire al meglio l’impatto dell’enorme processo di innovazione tecnologica che si è abbattuto negli ul-imi anni su tutto il sistema paese” ha spiegato Marco Valerio Morelli, presidente Confindustria Assoconsult, ad Mercer Italia, aggiungendo che “Questo è stato possibile grazie all’avvenuta digitalizzazione delle imprese e al piano Industria 4 0, che ci hanno visto entrambe protagonisti. Così come fondamentale è stato il supporto alla crescita delle PMI, proprio ad opera delle tante società di consulenza di diverse dimensioni che compongono il nostro mondo ed operano su tutto il territorio”.