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Consulenti finanziari, frena la raccolta ad aprile

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L’inflazione, l’aumento dei costi delle materie prime, i vari allarmi sulla situazione economica globale e la crisi in Ucraina hanno frenato la raccolta delle reti di consulenza finanziaria: lo scorso aprile hanno infatti realizzato una raccolta netta di 3,7 miliardi di euro, in calo del 22,9% rispetto ai 4,8 miliardi di euro dello scorso marzo, quando era già in atto una discesa del 10,9% rispetto ai 5,4 miliardi di febbraio. Lo dicono i dati di Assoreti, diffusi oggi, secondo la riduzione della raccolta del mese scorso è “attribuibile esclusivamente alla riduzione del flusso di risorse nette posizionate su conti correnti e depositi“.

La liquidità è salita di soli 155 milioni di euro (2,2 miliardi a marzo), mentre il flusso di raccolta realizzato complessivamente su strumenti finanziari, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi/previdenziali hanno toccato i 3,5 miliardi, con un aumento del 36,6% mese su mese. In particolare, la raccolta netta sulla componente gestita del portafoglio si attesta a 2,1 miliardi e sale del 17% mese/mese; le risorse nette indirizzate sugli strumenti finanziari amministrati valgono più di 1,4 miliardi di euro, risultando in crescita dell’80,6% mese/mese. La contrazione tendenziale (-34% anno su anno) coinvolge quasi tutte le macro-famiglie di prodotto.

[/media-credit] Fonte: Assoreti, dati ad aprile 2022

Consulenti finanziari, la raccolta del gestito

Secondo i dati di Assoreti, la distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento determina volumi di raccolta netta per 611 milioni di euro. Gli Oicr aperti di diritto estero si confermano prevalenti (637 milioni) così come la raccolta netta positiva per i fondi chiusi mobiliari (42 milioni); ancora negativo, invece, il bilancio dei fondi aperti italiani (-69 milioni). La raccolta netta sulle gestioni collettive azionarie supera 1 miliardo di euro. Quasi il 52% delle risorse nette destinate alla componente gestita di portafoglio confluisce sul comparto assicurativo/previdenziale, con volumi pari a 1,1 miliardi di euro; la raccolta è positiva per tutte le tipologie di prodotto, con la prevalenza dei versamenti netti sulle polizze multiramo (514 milioni) e delle unit linked (428 milioni). Il bilancio delle gestioni patrimoniali individuali è positivo per 395 milioni; le scelte di investimento privilegiano ancora le Gpf (298 milioni).
Il contributo mensile delle reti al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, supera, pertanto, 1,8 miliardi di euro, compensando i deflussi realizzati dagli altri canali di distribuzione e portando, così, in positivo il bilancio mensile dell’industria (1,6 miliardi); l’apporto da inizio anno sale, quindi, a 7 miliardi e rappresenta il 48,5% della raccolta netta realizzata dall’intero sistema fondi (14,3 miliardi).

La raccolta del risparmio amministrato

I dati di Assoreti attestano che circa il 50% della raccolta netta realizzata sulla componente finanziaria del comparto coinvolge i titoli azionari (717 milioni); positivo il saldo delle movimentazioni per quasi tutte le altre tipologie di strumento e, in particolare, per i certificati (333 milioni) e i titoli di Stato (262 milioni).

“Contestualizzati con lo scenario attuale, i risultati di raccolta ben rappresentano -specialmente nella valutazione dell’asset mix – la crescita del nostro sistema che continua a mobilitare la domanda di consulenza finanziaria da parte dei risparmiatori italiani. Il processo di pianificazione e di diversificazione degli investimenti è continuo e coinvolge anche la liquidità raccolta nei mesi precedenti che, progressivamente, viene indirizzata verso soluzioni finanziarie più efficienti, con la consapevolezza che l’attuale congiuntura economica intacca ulteriormente il valore reale dei risparmi lasciati su conti correnti e depositi”.