(9Colonne) – Roma, 12 lug – La gara per il servizio energia indetta dalla Consip (valore 675 milioni di euro) è ancora senza vincitori, nonostante sia trascorso un anno dalla presentazione delle offerte. Il Consiglio di Amministrazione della Consip infatti non ha ancora deliberato di accettare le offerte vincenti ritenute anomale. Per Renzo Bortolotti, amministratore delegato di Energy Service, una delle imprese prime in graduatoria, la situazione è paradossale: “In sede di istruttoria, spiega Bortolotti, Consip ha ritenuto anomali le imprese virtualmente aggiudicatarie e le offerte definite anomale sono quelle che prevedono un ribasso su tutti i lotti esattamente pari al prezzo che la stessa Consip aveva fissato come “soglia”. In pratica la Consip solleva problemi riguardo alla sostenibilità del prezzo stabilito dalla Consip stessa”. Il meccanismo del prezzo soglia prevede che l’impresa offerente riceva un premio, in termini di punteggio, fino al massimo ribasso consentito che in questo caso era del 70% sull’importo a base di gara. Le imprese che offrono ribassi superiori al 70% non ottengono migliori punteggi. Il prezzo soglia è quindi un meccanismo che spinge le imprese a offrire prezzi convenienti, entro però un limite predeterminato. Ed infatti la Consip ha ottenuto che per ogni lotto almeno un’impresa partecipante abbia offerto il ribasso “auspicato”. È questo meccanismo che permette all’amministrazione pubblica di conseguire notevoli risparmi. In particolare, per gli enti locali usufruire della convenzione Consip significa, dato il ribasso del 70% sui prezzi unitari, un risparmio di molti milioni di euro. Le imprese virtualmente aggiudicatarie ritengono “inaccettabile” sia la lentezza con cui la Consip sta procedendo all’aggiudicazione definitiva sia l’aver considerato anomale offerte che sono coincidenti con il prezzo “soglia” stabilito dalla stessa Consip.
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